Il Sindacato giornalisti abruzzesi e l’Ordine regionale condannano quanto accaduto al porto di Pescara, dove il governatore Luciano D’Alfonso ha attacco il giornalista del Messaggero, Paolo Vercesi.
«L’aggressione verbale subita ieri durante una manifestazione pubblica, alla presenza di numerosi testimoni, dal collega Vercesi da parte del presidente della Regione – scrivono in una nota congiunta il segretario Sga Adam Hanzelewicz e il presidente Odg Stefano Pallotta – ancora una volta evidenzia come l’esercizio critico della libertà di stampa non sia gradito da coloro che interpretano il ruolo politico alla stregua del manovratore che non ama essere disturbato».
I rappresentanti dei giornalisti abruzzesi rilevano poi che «il fatto, peraltro, si verifica in un momento nel quale i giornalisti sono vittime di aggressioni fisiche e di minacce di morte che evocano inquietanti scenari di degrado dei valori civili e di messa in discussione delle libertà fondamentali».
Una situazione che Ordine e sindacato definiscono «preoccupante» e che «desta ancor più allarme quando chi ricopre incarichi di alto livello istituzionale abdica con istintiva noncuranza all’etica della responsabilità», incalzano.
Ordine dei giornalisti e Sindacato dei giornalisti abruzzesi esprimono solidarietà al collega Vercesi «assicurandogli – concludono Hanzelewicz e Pallotta – che la loro vicinanza è sostanziale poiché sulla tutela dei diritti dei giornalisti il livello di sicurezza, a vario titolo, è stato pericolosamente superato».