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Associazioni 24 Apr 2015

Fnsi e Usigrai insieme per la riforma del servizio pubblico "Ormai è un problema di democrazia"

"Sulla riforma del servizio pubblico radiotelevisivo, ma anche sui temi più generali della libertà di espressione, la Federazione nazionale della stampa e l'Usigrai non possono che marciare nella stessa direzione, perché sono temi che riguardano, prima ancora che i giornalisti, l'opinione pubblica e il diritto dell'opinione pubblica ad essere correttamente informata, perché la democrazia si nutre appunto della libera circolazione delle idee e delle notizie".

"Sulla riforma del servizio pubblico radiotelevisivo, ma anche sui temi più generali della libertà di espressione, la Federazione nazionale della stampa e l'Usigrai non possono che marciare nella stessa direzione, perché sono temi che riguardano, prima ancora che i giornalisti, l'opinione pubblica e il diritto dell'opinione pubblica ad essere correttamente informata, perché la democrazia si nutre appunto della libera circolazione delle idee e delle notizie".

Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, intervenendo all'assemblea annuale dell'Assostampa di Puglia, a Bari.
"Sul tema della riforma del servizio pubblico radiotelevisivo - ha aggiunto Lorusso - non potremo che essere accanto all'Usigrai perché, da una parte, va riaffermato il diritto alla libertà di espressione e alla libertà di stampa, che non significa assolutamente libero arbitrio, ma dall'altra va affermata l'importanza di un servizio pubblico radiotelevisivo che sia pensato nell'interesse dei cittadini utenti".
All'assemblea pugliese ha partecipato anche il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani, che ha ricordato come il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico sia sempre stato "contrario in passato ad un controllo della politica sulla Rai. E lo siamo ancora oggi", rimarca.
"Noi diciamo – ha aggiunto Di Trapani - senza alcuna polemica: fuori la politica dalla Rai e fuori anche i governi dalla Rai".
Di Trapani ha poi sostenuto che è in atto da qualche tempo "un attacco alle mediazioni sociali" ed ha rilanciato la necessità di "un sindacato che sia sempre più di servizio", sottolineando l'importanza di "battaglie contro i tentativi di imbavagliare il lavoro giornalistico, anche del servizio pubblico”.
”Battaglie - ha sottolineato - da portare avanti insieme ai sindacati europei".
Quanto al futuro della Rai, Di Trapani ha infine ribadito che “il servizio pubblico deve avere una missione diversa dalle altre grandi aziende editoriali”.
Nel corso dell'assemblea sono state anche affrontate diverse altre questioni, tra cui lo stato dell'occupazione nel settore dell'informazione.
“Nel settore dell'editoria la ripresa sul piano occupazionale ancora non si vede”, ha detto Raffaele Lorusso concludendo l'assise.
"Sul fronte occupazionale - ha poi riferito il segretario della Fnsi - si sono registrate, da dicembre ad oggi, 200 nuove assunzioni, incentivate dagli sgravi messi in campo dal governo. Ma per arrivare ad una vera ripresa occupazionale è necessario che si discuta tutti quanti insieme, anche al tavolo governativo che si inaugurerà di qui a qualche giorno, e che si affrontino e si risolvano i nodi strutturali che rappresentano una zavorra per questo sistema".
"Insieme a questa soluzione - ha concluso Lorusso - bisogna discutere del rilancio del settore, che non può ovviamente non comprendere anche la ripresa occupazionale". (ANSA - Bari, 24 aprile 2015)

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