CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Associazioni 09 Dic 2015

Giornalisti “a scelta” all’ufficio stampa della Regione Calabria, il sindacato chiede di revocare la selezione

Una nuova manifestazione d’interesse per formare un elenco da cui attingere per conferire incarichi a personale esterno nell’ambito dell’ufficio stampa della Regione, dopo una prima selezione rivolta ai dipendenti esperita negativamente e dopo un concorso pubblico, bandito un anno fa, rimasto in sospeso: ce n’è abbastanza per chiedere la revoca del bando e “lanciare un segnale di cambiamento vero”, scrive il sindacato dei giornalisti della Calabria.

Una nuova manifestazione d’interesse per formare un elenco da cui attingere per conferire incarichi a personale esterno nell’ambito dell’ufficio stampa della Regione, dopo una prima selezione rivolta ai dipendenti esperita negativamente e dopo un concorso pubblico, bandito un anno fa, rimasto in sospeso: ce n’è abbastanza per chiedere la revoca del bando e “lanciare un segnale di cambiamento vero”, scrive il sindacato dei giornalisti della Calabria.

Fa discutere la decisione del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, di emanare una “Manifestazione d’interesse per la formazione di un elenco per il conferimento di incarichi di componente dell’ufficio stampa della Giunta regionale a personale esterno tra cui un cinefotoreporter”. Manifestazione pubblicata sul sito istituzionale dell’ente il 3 dicembre con scadenza dieci giorni dopo: il 13.
“Sono trascorsi appena dieci giorni dal cordiale incontro, a Roma, con il vicepresidente della Regione Calabria, Antonio Viscomi, nella sua qualità di coordinatore della I Commissione Affari istituzionali e generali della Conferenza delle Regioni, per fare ordine nella materia che regola gli uffici stampa delle Regioni e indicare le ‘buone pratiche’ per far emergere professionalità e peculiarità dei giornalisti della pubblica amministrazione, che proprio dalla Giunta calabrese giunge un segnale diametralmente opposto”, commenta Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del sindacato giornalisti della Calabria.
In Calabria, la dotazione dell’ufficio stampa della Regione è regolata dell’articolo 9 della legge regionale n. 7/1996, che prevede che tale ufficio sia composto da personale iscritto all’Albo nazionale dei giornalisti e “costituito da dipendenti delle amministrazioni pubbliche, anche in posizione di comando o fuori ruolo, ovvero da personale estraneo alla pubblica amministrazione in possesso dei titoli individuati dal decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n. 422”. Dotazione che, con la deliberazione n. 336 del 26 aprile 2010, la Giunta regionale della Calabria ha quantificato nel numero massimo di “7 giornalisti professionisti o pubblicisti, tra cui un capo redattore ed un vice capo redattore”, elevata a 8 con deliberazione n. 350 del 10 maggio 2010, quando nel contingente dell’ufficio stampa è stato inserito anche un fotoreporter.
“Qualifiche e funzioni – sottolinea Parisi – lapalissianamente chiare a tutti tranne, evidentemente, agli estensori della manifestazione di interesse che, al primo punto della stessa, parlano di ‘formazione di un elenco per il conferimento di incarichi… da instaurarsi con contratto di collaborazione parasubordinata’. Una scelta assurda, quella di affidare mansioni di lavoro subordinato con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, ovvero autonoma, che esporrebbe la Regione Calabria al fondatissimo rischio di notevoli esborsi derivanti dalla scontata azione ispettiva per la regolarizzazione delle posizioni contrattuali”. Inoltre “dopo la sospensione ‘per sopraggiunti e imprevedibili ragioni istituzionali di un componente della Commissione’ dalle prove di selezione per 5 giornalisti con funzioni di redattore ordinario, nell’ambito dei Piani di Comunicazione dei Programmi Operativi Fesr e Fse 2007/2013, che si sarebbero dovute svolgere il 10 dicembre dello scorso anno, contestualmente all’insediamento del nuovo presidente Mario Oliverio, la Giunta Regionale – afferma Parisi – non sembra per nulla intenzionata a cambiare registro in materia di selezione del personale, ovvero di bandire finalmente concorsi pubblici che assicurino ai tanti giornalisti disoccupati e precari una seria opportunità di lavoro”.
Singolare, inoltre, secondo il segretario del sindacato regionale “il fatto che la ‘manifestazione di interesse’, tramite mobilità volontaria, rivolta ai dipendenti di ruolo in servizio presso la Giunta della Regione Calabria (quindi, praticamente a costo zero), sia stata dichiarata esperita negativamente non perché all’interno della pubblica amministrazione non esistono valide professionalità, ma perché ‘i tre candidati interni che hanno fatto istanza non hanno ottenuto il prescritto nulla-osta dai dirigenti dei dipartimenti di appartenenza”.
Infine il sindacato regionale rileva come nell’avviso della manifestazione di interesse sia previsto che “l’istruttoria preliminare delle candidature sarà curata mediante verifica dei requisiti di ammissibilità da un gruppo di lavoro costituito con provvedimento assunto di concerto dai dirigenti generali dei dipartimenti Presidenza e Organizzazione, risorse umane e controlli”.
“Non è specificato chi saranno i componenti del gruppo di lavoro, ma è chiaramente scritto che ‘tale istruttoria si concluderà con la formazione di appositi elenchi che non danno luogo alla formazione di alcuna graduatoria’. E addirittura che ‘il presidente della Giunta Regionale, sulla base degli elenchi predisposti, individuerà il/i soggetto/i a cui affidare l’incarico, mediante decisione orientata agli obiettivi di carattere strategico richiesti all’Ufficio Stampa, nell’ambito dei processi di pianificazione e di indirizzo politico determinati dagli Organi di Governo’. Insomma, – osserva Parisi – Oliverio avrà la facoltà di scegliere tranquillamente chi vuole, con buona pace della trasparenza, della professionalità, della meritocrazia, dell’opportunità di offrire a tutti la possibilità di conquistarsi con merito un posto di lavoro lautamente retribuito”.
“Vogliamo credere – conclude il segretario generale aggiunto della Fnsi – nella buonafede del presidente Mario Oliverio e del vicepresidente Antonio Viscomi e pertanto chiediamo loro di intervenire immediatamente per revocare la ‘manifestazione d’interesse’ e cogliere l’occasione per lanciare un segnale di cambiamento vero in una regione che non ne può più di selezioni discutibili e incarichi distribuiti a destra e a manca ad amici, amici degli amici o soggetti disponibili ad attuare ‘processi di pianificazione e di indirizzo politico determinati dagli Organi di Governo’. L’Ufficio Stampa – ricorda Carlo Parisi – non è l’ufficio del Portavoce e chi vi lavora è chiamato a fare informazione, chiara e professionale, non comunicazione di parte”.

(Foto da wikipedia.org)

@fnsisocial

Articoli correlati