Nuova puntata della delicata vicenda che ha visto nei giorni scorsi l’annuncio della chiusura della sede romana della Mondadori che ospitava le redazioni di tre periodici: Stampa Romana fa sapere di aver rigettato la richiesta di trasferire a Milano il fiduciario sindacale di Panorama.
L'Associazione Stampa romana ha rigettato, a norma di
contratto, la richiesta di trasferire a Milano il fiduciario sindacale della
redazione romana di Panorama avanzata da Mondadori periodici.
“In coincidenza con la vendita della palazzina di via Sicilia – si legge nella
nota dell’Assostampa - l’azienda, che si era impegnata nel contratto di
solidarietà siglato il 18 giugno scorso alla gestione ‘non traumatica’ delle
eccedenze occupazionali, ha comunicato il trasferimento forzoso a Milano di
cinque giornalisti: tre della redazione di Tv Sorrisi e Canzoni e due di
Panorama (oltre al fiduciario sindacale, anche la cronista parlamentare). Ai
rimanenti redattori di Panorama e di Chi è stata prospettata finora la possibilità
di usare postazioni ‘a rotazione’ in una nuova sede romana del gruppo
Mondadori, ma senza poterla considerare una redazione dei periodici, e per il
resto di lavorare ‘da casa’ con una formulazione non chiara e apparentemente
estranea al contratto di lavoro”.
“Sguarnire il presidio nella capitale offusca il prestigio dei periodici
Mondadori, rappresenta un depauperamento del loro patrimonio professionale e un
segnale negativo per il futuro delle testate coinvolte – prosegue Stampa Romana
-. Segnale che arriva da un’azienda che è tornata in utile e ha distribuito
ricchi bonus ai manager, anche grazie al contratto di solidarietà che prevede
un sacrificio economico gravoso per tutti i giornalisti della Mondadori, per le
casse dell’Inpgi e per quelle dello Stato. Incomprensibilmente, l’azienda,
rompendo una prassi di corrette relazioni sindacali, ha rifiutato il tavolo di
confronto formale richiesto dal sindacato dei giornalisti, alla ricerca di
soluzioni costruttive. Negli incontri informali tenuti a Segrate, i rappresentanti
di Mondadori e i direttori di Sorrisi e di Panorama, Aldo Vitali e Giorgio
Mulè, hanno fornito motivazioni opache e contraddittorie per le richieste di
trasferimento e di passaggio al lavoro extraredazionale”.
“In assenza di chiarezza sulle reali motivazioni dei provvedimenti – conclude
la nota del sindacato regionale –, resta viva la preoccupazione che l’azienda
possa aver messo in atto una brutale azione unilaterale al fine di spingere
verso un’uscita tutt’altro che volontaria alcuni dei suoi dipendenti. Ipotesi
che, se confermata, sarebbe doppiamente grave, e foriera di conseguenze anche
sul piano giurisdizionale, almeno nel caso del preteso trasferimento del
fiduciario sindacale di Panorama, collega molto attivo nelle attività di
informazione e tutela della redazione romana. Stampa romana, in accordo con la
Fnsi e le altre rappresentanze sindacali dei giornalisti di Mondadori
periodici, è impegnata nella difesa dei colleghi romani e nella battaglia per
il ripristino delle corrette relazioni fra le parti, e non trascurerà alcuna
possibilità per ricondurre l’azienda ai patti di giugno che hanno portato a una
comune assunzione di responsabilità, finalizzata alla difesa dell’occupazione e
al risanamento e al rilancio delle testate del gruppo”.