I giornalisti triestini hanno scelto il vincitore dell’edizione 2015 del San Giusto d’oro: quest’anno il prestigioso riconoscimento è andato a don Mario Vatta, fondatore della Comunità di San Martino al Campo, “prete degli ultimi – scrive l’Assostampa – che meglio e più di tanti altri impersona il volto aperto, generoso e solidale di Trieste”. Targa speciale al ristoratore Mario Suban.
Va a un sacerdote, don Mario Vatta, il San Giusto d'oro
2015. Lo hanno deciso i giornalisti triestini dell'Associazione della Stampa
del Friuli Venezia Giulia e del Gruppo Giuliano Cronisti. "Nell'anno dei
profughi e dei morti in mare, di Papa Francesco e del suo monito a illuminare
le periferie - ha detto Carlo Muscatello, presidente del sindacato regionale -,
i giornalisti triestini hanno voluto premiare, con don Vatta, un uomo che ha
speso tutta la sua vita per aiutare gli ultimi, i meno fortunati, le donne e
gli uomini che la nostra città ha lasciato e lascia troppo spesso ai margini.
Un premio insomma al ‘prete degli ultimi’, che meglio e più di tanti altri
impersona il volto aperto, generoso e solidale di Trieste".
Nato nel 1937, sacerdote dal 1963, don Mario Vatta è il fondatore della
Comunità di San Martino al Campo, organizzazione che da 45 anni opera a Trieste
in stretta collaborazione con le istituzioni e in rete con simili realtà
italiane per garantire accoglienza a chi fa più fatica: persone vittime
dell’alcol, della droga, reduci dal carcere, ostaggio della solitudine, che non
ce la fanno a stare al passo e hanno bisogno di assistenza, di una casa, di
cure, ma soprattutto di qualcuno che condivida le loro vite in salita. “E la
vita di questo prete degli ultimi – si legge nella nota dell’Assostampa –, che un
biografo potrebbe descrivere elencando premi, incarichi e inaugurazioni di
nuovi centri d’accoglienza, è di fatto una galleria di volti, incontri,
confronti, che hanno contribuito a costruire il volto solidale della nostra
città. Ruolo riconosciutogli anche ufficialmente dal Comune di Trieste, che nel
2007 lo ha insignito della Civica Benemerenza, ma soprattutto dalla stima e
dalla fiducia che i triestini hanno nei confronti di San Martino al Campo e del
suo fondatore”.
La targa speciale del San Giusto d'oro è invece andata a un ristoratore: Mario
Suban, “l'uomo che ha servito generazioni di triestini, politici, presidenti,
persino Papa Wojtyla, cui aveva dedicato un dolce che è poi rimasto nel menù.
Quest'anno – scrive ancora l’Assostampa – ha festeggiato gli 80 anni e i 150
anni del suo storico ristorante nel rione di San Giovanni. A Trieste Suban non
è un ristoratore, è ‘IL ristoratore’, perché lui il nome di Trieste lo ha
portato ovunque nel mondo, dall'Australia ai Paesi Arabi al Giappone, in
qualsiasi posto ci fosse bisogno della sua affabilità e professionalità”.
I premi del San Giusto d'oro 2015, a don Vatta e a Suban, verranno consegnati
venerdì 18 dicembre alle 12 nell'aula del consiglio comunale di Trieste, in
piazza Unità.
(Foto da wikipedia.org)