“Il giudice del lavoro di Roma ha condannato la Federazione Medico Sportiva Italiana a reintegrare una giornalista nell’ufficio stampa perché, nonostante fuorvianti tipologie di contratti di lavoro rinnovati di anno in anno per cinque anni, è stata riconosciuta lavoratrice subordinata con relativa applicazione automatica del contratto di lavoro giornalistico, oltre al pagamento degli arretrati e delle spese processuali”.
È quanto si legge in una nota diramata dall'Associazione stampa Romana a
seguito della vicenda giudiziaria che ha visto l'ennesimo riconoscimento di un
rapporto di lavoro da dipendente mentre formalmente si erano per anni applicati
tipologie di contratto flessibili.
“Si tratta di una sentenza esemplare – scrivono ancora da Stampa Romana - e al
tempo stesso storica che apre la strada ad una nuova fase nella difficile
applicazione del contratto di lavoro giornalistico agli uffici stampa. La
condanna della Federazione Medico Sportiva Italiana è solo la punta di un
iceberg di numerosi casi analoghi all’interno delle Federazioni Sportive
Nazionali del Coni. Pur ricevendo finanziamenti pubblici, spesso costringono i
colleghi degli uffici stampa a firmare contratti che nulla hanno a che vedere
con le tutele professionali e previdenziali”.
L’Associazione Stampa Romana invita quindi “le Federazioni e il Coni a mettere
in regola, sfruttando gli sgravi fiscali, i numerosi giornalisti,
professionisti e pubblicisti, che lavorano nei loro uffici stampa”.