“Una scelta incomprensibile”, così Stampa Romana giudica la decisione del Segretario generale del Consiglio regionale del Lazio di affidare ad un dirigente non giornalista il ruolo di capo ufficio stampa dell’ente. “Non ci risulta che in altre regioni si stia procedendo in questo modo”, scrive l’Assostampa che richiama il presidente Leodori “al rispetto degli impegni presi con il sindacato dei giornalisti”.
All’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio manca
un capo da 5 anni. Anzi, mancava. Oggi il delicato ruolo viene assegnato dal
Segretario generale ad un dirigente che però non è giornalista. Una scelta che
l’Associazione Stampa Romana critica con forza: “Abbiamo raccontato ieri –
scrive in una nota il sindacato regionale – la giornata surreale dei colleghi
dell'ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio. Nonostante il presidente
Zingaretti presentasse le misure per il Giubileo, hanno lavorato come
orchestrali senza direttore d'orchestra. Da cinque anni manca il loro
coordinatore. Il loro lavoro è coordinato da un amministrativo. In assenza di
ordini si autogestiscono come un collettivo degli anni settanta”.
Poi l’annuncio della sconcertante novità: “Oggi in più apprendiamo – prosegue
Stampa Romana – che il Segretario generale ha appena assegnato un’altra delega per
il coordinamento ‘del personale assegnato all’ufficio stampa’. Coordinamento
che dà a un dirigente che non ha i requisiti tecnici di legge per svolgere le
funzioni proprie del capo ufficio stampa. Non è
un direttore d'orchestra, nel nostro caso un giornalista. È un dirigente
dell'anticorruzione. Non discutiamo il profilo professionale del dirigente, ma
è come mettere un medico a guidare una squadra di calcio o un giornalista a
capo dell'ufficio legislativo”.
“Abbiamo richiesto più volte di sanare nella legalità l'assenza di una figura
apicale e invece ci troviamo nuovamente di fronte ad una scelta incomprensibile
– conclude l’Asr –. Non ci risulta che
in altre regioni italiane si stia procedendo in questo modo. Il Lazio indossa
con merito una maglia nera. Stampa Romana difenderà in ogni sede i colleghi,
chiedendo ancora una volta la corretta organizzazione del lavoro rispettoso di
leggi e contratto giornalistico. E richiama il presidente del Consiglio
regionale, Daniele Leodori al rispetto degli impegni presi con il sindacato dei
giornalisti”.