“La libertà di stampa è un bene prezioso di cui ci si accorge solo quando manca, o viene fortemente indebolita a causa di regimi oppressivi, pressioni di potenti, intimidazioni e violenze della malavita, ritorsioni per motivi razziali o religiosi, attività di corruzione. La Giornata mondiale per la libertà di stampa, celebrata oggi 3 maggio in tutto il mondo, è per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana un’occasione di rinnovato impegno nella permanente iniziativa per la libertà dei cittadini, per il loro diritto a conoscere e sapere, a ricevere informazioni puntuali da testimoni indipendenti e, comunque, deontologicamente impegnati a rendere chiare le notizie che contano per il pubblico interesse, rifiutando censure e non cedendo a ricatti. Per questo lavoro molti giornalisti pagano un prezzo alto. Non vogliamo che si attenda che qualcuno finisca morto ammazzato o privato del proprio diritto ad un lavoro dignitoso per vederselo riconosciuto professionalmente.
Per questa ragione oggi il Sindacato dei giornalisti ha voluto essere presente in tutte le principali iniziative italiane e europee per la giornata mondiale della libertà di stampa, proclamata dall’Unesco per il 3 maggio di ogni anno a partire dal 1981. Si è iniziato con un rapporto diretto col pubblico dei video-ascoltatori, grazie a Raiuno mattina che ha ospitato il Segretario, Franco Siddi, per un omaggio a questa giornata nel ricordo dei giornalisti caduti, dei colleghi minacciati nelle aree di frontiera del Paese, tutto collegato, idealmente e non solo, col tema scelto dall’Unesco per quest’anno (”La libertà dei media aiuta a trasformare la società”), che ha avuto il suo momento pubblico internazionale principale a Tunisi; la partecipazione del Presidente della Fnsi, Roberto Natale, alla manifestazione della Federazione europea dei giornalisti, a Bruxelles, sulla sfida del giornalismo all’intolleranza e a sostegno della campagna per la libertà d’espressione e per un giornalismo etico e professionale, per un’informazione che superi le discriminazioni razziali, religiose e etniche; la manifestazione dell’Unci, con Fnsi e Assostampa Sicilia, Ordine nazionale e regionale, Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, in memoria dei giornalisti caduti per mafia e per mano della criminalità organizzata con un successivo incontro con i familiari, con le istituzioni, e una serie di iniziative di memoria per promuovere la cultura della libera informazione; la riunione della Giunta Esecutiva Fnsi a Roma (con la partecipazione del Presidente dell’Ordine nazionale, Enzo Iacopino, dell’Inpgi, Andrea Camporese, e del Fondo complementare, Marina Cosi), con una specifica dedica al sacrificio dei giornalisti in sofferenza in Italia e nel mondo. ‘La celebrazione della giornata mondiale per la libertà di stampa deve concorrere a rimuovere indifferenze e interessi impropri dai circuiti della libera informazione e del lavoro professionale. Viene giustamente chiesto ai giornalisti – ha detto il Segretario Siddi – un lavoro responsabile e rispettoso della dignità delle persone. In tanti pensano che i giornalisti debbano essere solo registratori acritici di eventi e circostanze che centri portatori di interessi diversi vorrebbero, invece, nascondere o trasformare in propaganda. Così non può essere e non sarà mai accettato dalla comunità dei giornalisti italiani e per ogni cronista minacciato o intimidito ci sarà sempre una voce in più che si farà sentire con forza e determinazione. Il pensiero va soprattutto a chi ha pagato con la vita il proprio amore per un lavoro al servizio dei cittadini, come Giovanni Spampinato, Giancarlo Siani, Giuseppe Alfano – nei territori a infiltrazione criminale nel nostro Paese – o nei teatri di guerra (da Maria Grazia Cutuli a Marcello Palmisano, da Ilaria Alpi a Miran Horvatin). Va anche a chi non ha nomi altisonanti e mai avuto incarichi di prestigio e che, in frontiera, continua il proprio lavoro nonostante gravi minacce (da Salvatore Maiorca a Saro Cannizzaro, a Tina Palomba a Pietro Comito, Antonio Monteleone, Michele Albanese, Michele Migogna, Giovanni Tizian, solo per citarne alcuni perché l’elenco è lunghissimo)’. L’omaggio alla Federazione della Stampa va inoltre a tutti i colleghi che nel mondo continuano a cadere nei teatri delle rivolte civili (come in Siria), degli scontri etnici e religiosi (Iran, Eritrea, Etiopia) o ad alta densità criminale come il Messico, il Brasile, il Perù, la Somalia (già 43 sono i caduti del 2012).Per tutti, il Segretario della Fnsi, anche nella sua veste di membro del direttivo della Federazione internazionale (IFJ), è tornato a sollecitare una campagna delle istituzioni internazionali contro le impunità e per la piena affermazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che richiede una adeguata protezione della libertà di espressione e di informazione. Per questo Fnsi e Ifj rilanciano anche la campagna contro le leggi restrittive che, in nome dello stato di guerra o della lotta al terrorismo, pretendono, in diverse parti del mondo, di applicare inaccettabili forme di censura”.
GIOVEDI' 3 MAGGIO GIUNTA STRAORDINARIA CON CDA INPGI
“Giovedì mattina, 3 maggio, Giunta straordinaria della Fnsi con la componente giornalistica del Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi. Al centro dell’attenzione gli effetti sociali della crisi dell’editoria in atto, i drammatici problemi dell’occupazione ed i riflessi sugli ammortizzatori sociali garantiti dall’Istituto di previdenza dei giornalisti. Per fronteggiare lo stato di crisi che si è abbattuto sul settore dell’informazione nel nostro Paese, appare indispensabile uno sforzo straordinario di imprese, Stato e categoria giornalistica.La giornata di domani sarà anche dedicata alla giornata mondiale dell’informazione che quest’anno sarà incentrata contro l’intolleranza e la discriminazione”.