«Sono trascorsi già 5 anni dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo: quest'anno le misure imposte dall'emergenza sanitaria rendono impossibile scendere in piazza per chiedere con rinnovata forza verità e giustizia per Giulio e per tutti i Giulio e le Giulia del mondo. Non è e non dev'essere però un alibi al disimpegno, un motivo per non fare nulla. Paola e Claudio Regeni e l'avvocata Ballerini assieme al collettivo 'Giulio siamo noi' e al sempre più numeroso popolo giallo ci invitano a fare memoria di questo tragico anniversario accendendo fiaccole virtuali in Rete e facendo dei post su Facebook o dei tweet con cui chiedere #VeritaeGiustiziaperGiulio #StopAccordiconchiTortura e il #RichiamoAmbasciatore, taggando il presidente Conte, la Farnesina, il ministro degli Esteri Di Maio e @GiulioSiamoNoi, che rilancerà sui social i vari contributi». È quanto si legge in una nota dell'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia.
«Come Articolo 21, Assostampa e Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia – prosegue il sindacato regionale –, oltre a sostenere quest'iniziativa, abbiamo aderito alla fiaccolata virtuale proposta dal Liceo Petrarca e da Amnesty stasera alle 19 (è possibile partecipare iscrivendosi a questo link). Seguiremo e rilanceremo anche la diretta delle iniziative che si terranno in forma privata a Fiumicello, dove sarà presente il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti. Nessuno si senta escluso, ognuno è chiamato a scegliere da che parte stare e a fare la sua parte, perché nessuno può agire e rispondere al posto nostro».
Verità per Giulio Regeni, Giulietti a Fiumicello: «Scorta mediatica va avanti»
Il presidente Fnsi all'evento con i familiari cita Gramsci: «Odio gli indifferenti»
«La scorta mediatica è un passo dietro ai familiari ma riguarda tutti noi, tutta la società civile. La scorta mediatica è una cosa molto seria, un impegno che andrà avanti fino a quando non avremo verità e giustizia per Giulio». Così il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, partecipando a Fiumicello all'evento "Pensieri e parole" con la famiglia Regeni.
«I depistatori e i loro complici troveranno sempre sulla loro strada il giallo di Giulio Siamo Noi e del popolo giallo. Non deve vincere l'oblio, non deve vincere l'indifferenza», ha detto ancora Giulietti, che al termine del suo intervento ha citato Antonio Gramsci: «Odio gli indifferenti».