L’Associazione lombarda dei giornalisti dà l’ultimo saluto al collega Achille Lega, per anni dirigente sindacale e più volte consigliere dell’Ordine in Lombardia e nel consiglio nazionale. Alla famiglia, ai tanti colleghi e amici che lo hanno conosciuto e apprezzato, il cordoglio e la vicinanza della Fnsi.
“Era uno di quei giornalisti che riescono a conciliare una
passione totale per il mestiere con l’impegno nel sindacato e negli organismi
di categoria. Era arrivato alla professione da intellettuale, appassionato di
questioni civili: la sua idea di società era legata ad Federalismo europeo,
movimento liberal-democratico che mirava ad un futuro di pace e libertà, contro
i nazionalismi che avevano avvelenato il primo Novecento e anche contro tutte
le ideologie totalitarie”. Così l’Associazione lombarda giornalisti ricorda
Achille Lega, per anni impegnato negli organismi di categoria.
“Agli esordi lavorò a New York, per l’ANSA, e conobbe da vicino quel
giornalismo forte e indipendente, tanto diverso da quello nostrano dell’epoca,
dove i giornali avevano sempre una proprietà imbarazzante e invadente (“voci
passive di bilanci attivi”). Poi passò al Giorno come inviato. Il quotidiano diretto
da Italo Pietra era di proprietà dell’ENI, ma portava nell’informazione un’aria
nuova: inchieste, reportages, denunce. Lega vi lavorò per vent’anni come
inviato. Tra l’altro seguì nel 1974 gli sviluppi della strage di Brescia e due
anni dopo pubblicò – insieme a Giorgio Santerini inviato del Corriere – il
libro-inchiesta Strage e Brescia potere a Roma: trame nere e trame bianche, una
delle prime iniziative di approfondimento senza reticenze sui misteri d’Italia.
Al Giorno fece parte per anni del CdR, conducendo continue battaglie sia in
difesa dei colleghi, sia per il mantenimento dell’anticonformismo originario
della testata, che la politica voleva moderare, se non proprio spegnere. Lega
fece parte con Tobagi e Santerini al gruppo di giornalisti milanesi che
fondarono nel 1978 la corrente sindacale Stampa Democratica, accolta all’inizio
da grandi polemiche perché nasceva da una scissione del correntone che allora
si chiamava Rinnovamento.
Assunse poi incarichi nell’Ordine e nel sindacato, sempre su sollecitazione dei
colleghi perché per carattere non cercava cariche. Tra gli anni ’80 e ’90 fu
più volte consigliere dell’Ordine in Lombardia e nel consiglio nazionale.
Infine, già in pensione, accettò per parecchi anni di presiedere il Collegio
dei probiviri dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, mettendo così a
disposizione della categoria la sua non comune esperienza di lavoro, sommata a
quella di chi attorno al mestiere di informare aveva continuamente meditato,
discusso e anche sostenuto memorabili polemiche.
Il servizio funebre in memoria di Achille Lega – ricorda infine l’Alg – sarà celebrato
mercoledì 23 settembre, a Milano, nella sede della Casa di Riposo Saccardo, in
via Saccardo 47”.