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Giudiziaria 09 Apr 2006

Arresto Spezi, il procuratore Miriano: "Il comunicato della Fnsi è garbato e responsabile"

Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Perugia, Nicola Miriano, ha definito il comunicato della Fnsi sull'arresto del giornalista Mario Spezi ''garbato, molto responsabile ed appassionato''

Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Perugia, Nicola Miriano, ha definito il comunicato della Fnsi sull'arresto del giornalista Mario Spezi ''garbato, molto responsabile ed appassionato''

''Prendo atto del comunicato - ha detto il procuratore - ma una mia valutazione ed un giudizio su quanto accaduto in questa fase del processo sarebbero fuori luogo''. Dopo avere sottolineato di avere il ''massimo rispetto'' per l' attivita' dei giornalisti, Miriano, ha riferito di essere stato informato dal dott. Mignini della sua iniziativa ma che non sarebbe ''corretto'' da parte sua ''esprimere giudizi su una attivita' embrionale. Ho la massima stima del collega ma questo - ha detto - non vuole dire approvazione o disapprovazione di questa sua attivita'. Sono fiducioso che quanto da lui fatto non violi le prerogative di alcuno, ma ritengo giusta la preoccupazione del sindacato dei giornalisti che non vengano calpestate certe prerogative. Quella della Fnsi e' una presa di posizione serena ed equilibrata che apprezzo ancora di piu' - ha detto Miriano - in un momento in cui invece dominano la rabbia e l' urlo''. (ANSA) Il testo integrale del comunicato della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Roma, 7 aprile 2006 La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Suscita stupore e preoccupazione l’arresto del giornalista Mario Spezi, da lungo tempo autore di inchieste e controinchieste sul caso de “il mostro di Firenze”. Per questo motivo è stato già indagato con la sconcertante contestazione di “essersi adoperato per demolire le ipotesi accusatorie utilizzando canali televisivi”, una sorta di censura al lavoro di indagine giornalistica da parte di chi ha ritenuto, doverosamente, di andare a vedere non solo come siano andate le inchieste giudiziarie sulla vicenda del mostro di Firenze ma anche di cercare di scoprire quali e quanti fatti oscuri nasconda. A carico del collega sarebbe stato anche ipotizzato il concorso (accusa respinta con forza dal giornalista) nell’omicidio del medico perugino Francesco Narducci, personaggio che era stato collegato alla storia del “mostro”. Nei giorni scorsi alcuni giornali hanno pubblicato servizi che danno conto di una serie di ombre non solo sull’intera vicenda, e di oscuri avvertimenti subiti dal collega Spezi. Oggi improvvisamente l’ordine di custodia cautelare. Non è in discussione la funzione della Magistratura, ma è necessario che al più presto vengano chiariti tutti i contorni giudiziari che hanno determinato l’assunzione di un provvedimento così grave, come la privazione della libertà, a carico del collega Spezi. Considerate tutte le implicazioni connesse con l’esercizio della funzione della libera stampa, del diritto di cronaca, della tutela delle fonti professionali, del dovere del giornalista di indagare anche oltre qualsiasi verità ufficiale, la chiarezza è elemento fondamentale per l’indispensabile rapporto di fiducia che deve presiedere attività tanto delicate.

@fnsisocial

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