L'Assemblea dei giornalisti sardi ha approvato l'ipotesi di accordo sul rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico, illustrata dal segretario nazionale della Federazione della Stampa Franco Siddi.
(ANSA) - CAGLIARI, 31 MAR - Nel corso dell'incontro, al quale hanno partecipato anche il presidente della Casagit, Andrea Leone e il presidente regionale dell'Ordine dei giornalisti, Filippo Peretti, è stato sottolineato come l'accordo raggiunto con gli editori prefiguri un contratto di solidarietà che concretizza il «patto generazionale» tra vecchi e nuovi giornalisti. Un contratto che rafforza i diritti dei giornalisti e che li mantiene protagonisti - è stato osservato - in qualunque mezzo essi operino. Particolare apprezzamento è stato manifestato perché i risultati sono stati ottenuti nonostante la controparte per anni avesse rifiutato il confronto, e perché si è arrivati al rinnovo in un periodo particolarmente delicato per l'economia del Paese e per le aziende editoriali. (ANSA). Il comunicato dell'assostampa sarda: Con un lungo applauso l’assemblea dei giornalisti sardi ha approvato l’ipotesi di accordo sul rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico, illustrata dal segretario nazionale della Federazione della Stampa Franco Siddi. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche il presidente della Casagit, Andrea Leone e il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti, Filippo Peretti, è stato sottolineato come l’accordo raggiunto con gli editori prefiguri un contratto di solidarietà che concretizza il “patto generazionale” tra vecchi e nuovi giornalisti. Un contratto che rafforza i diritti dei giornalisti e che li mantiene protagonisti in qualunque mezzo essi operino. Particolare apprezzamento è stato manifestato perché i risultati sono stati ottenuti nonostante la controparte per anni avesse rifiutato il confronto, e perché si è arrivati al rinnovo in un periodo particolarmente delicato per l’economia del Paese e per le aziende editoriali. Nonostante ciò è stato mantenuto il principio della progressività salariale e, contemporaneamente, sono state adeguate le regole delle assunzioni a tempo determinato a vantaggio dei colleghi precari. Una misura particolarmente sentita in Sardegna, dove un giornalista professionista su tre è precario o disoccupato. Sono state introdotte, inoltre, regole precise per i prepensionamenti, ai quali anche gli editori saranno obbligati a contribuire. Particolarmente apprezzata è stata la decisione di creare un fondo di perequazione per i pensionati gestito dall’Inpgi e finanziato dai giornalisti in attività. Un altro importante elemento di solidarietà. Cagliari, 31 marzo 2009