Purtroppo la speranza di poter sospendere in extremis gli scioperi proclamati dalla Fnsi è tramontata, confermando l'estrema difficoltà della situazione sindacale che la categoria sta vivendo. Il netto e radicale rifiuto della Fieg a riprendere le trattative per il rinnovo del contratto scaduto ormai da un anno e mezzo, nonostante i reiterati tentativi portati avanti dal sindacato di sbloccare la situazione, rende per ora inutile anche la preziosa opera del ministro del Lavoro che ha tentato di far riaprire il tavolo della trattativa.
La Fieg punta esplicitamente a una riduzione del costo del lavoro (attaccando il meccanismo degli automatismi salariali, in primis quello degli scatti) e a una maggiore flessibilità (chiedendo mano libera nella gestione del cosiddetto lavoro autonomo). Le richieste della Fnsi sono note. E ciononostante il sindacato si è sempre detto disponibile alla ripresa della trattativa senza reciproche pregiudiziali. Davanti a questa situazione (fra l'altro senza precedenti: non era mai successo che una delle due parti si negasse reiteratamente al confronto), la Fnsi non ha potuto che confermare gli scioperi: venerdì 29 e sabato 30 settembre, e poi 5 e 6 ottobre per quotidiani/agenzie; 6 e 7 ottobre e poi 24 e 25 ottobre emittenza radiotv. Non sono previste deroghe di alcun tipo. L'Assostampa invita tutti i colleghi a partecipare allo sciopero, compresi ovviamente i tanti collaboratori, pubblicisti e free lance, che non devono assolutamente prestare la loro opera (magari in sostituzione di giornalisti regolarmente assunti) nelle giornate di black-out dell'informazione: questa vertenza ha infatti fra i suoi punti qualificanti proprio la difesa dei giornalisti meno garantiti. Si chiede inoltre ai giornalisti capiservizio di non assegnare servizi ai collaboratori nelle giornate di sciopero. Ulteriori informazioni sui siti della Fnsi e dell'Assostampa Fvg.