Comunicato del Segretario Silvia Garambois e del Presidente David Sassoli: "Se gli editori speravano che il fronte dei giornalisti mostrasse segni di debolezza, sabato hanno avuto una dura sorpresa: nonostante il momento delicato della campagna elettorale, nonostante siamo ormai all'ottava giornata di astensione dal lavoro, l'adesione allo sciopero è stata più forte che mai, più convinta, più determinata".
Il segretario e il presidente dell'Associazione Stampa Romana, Silvia Garambois e David Sassoli, hanno ringraziato tutti i colleghi che hanno aderito, in maniera così convinta, allo sciopero di sabato: "L'attacco che gli editori stanno muovendo alle loro redazioni, cercando di esasperare la flessibilità dei contratti, il taglio del costo del lavoro, persino la licenziabilità per alcune figure professionali, e in prospettiva mettendo a repentaglio le pensioni, ha avuto ieri una risposta compatta: oggi nelle edicole ci sono solo pochissime testate, compilate nonostante lo sciopero dei redattori (che in alcuni di questi giornali hanno aderito con percentuali decisamente elevate o addirittura praticamente nella totalità). Giornali brutti, poveri, con poche notizie, con interviste non firmate: una informazione senza qualità, che svilisce il nostro mestiere. I comitati di redazione saranno chiamati nei prossimi giorni a illustrare la situazione nelle diverse testate, soprattutto di quelle che sono arrivate in edicola, anche per eventuali provvedimenti sindacali. Come rappresentanti dell'Associazione Stampa Romana, inoltre - prosegue la nota - sentiamo la necessità di ringraziare anche i lettori, ai quali oggi facciamo mancare tanta parte dell'informazione, certi che capiscano l'urgenza della nostra protesta, visto che da 384 giorni non riusciamo ad aprire il tavolo di trattativa con i nostri editori". Roma, 19 marzo 2006