È stato firmato, ed è entrato in vigore il 20 aprile 2022, il nuovo protocollo che consente l'accesso al Palazzo di giustizia di Firenze di cronisti, fotoreporter e telecineoperatori. L'accordo amplia e completa il precedente, siglato il 13 settembre 2019. Infatti, oltre a prevedere le modalità di accredito, permanenti o solo temporanee, permetterà, nel rispetto della legge e di regole precise, anche di fare foto, riprese, video e interviste all'interno degli spazi comuni del Palazzo stesso.
Il protocollo è stato firmato da: Alessandro Nencini, presidente della Corte d'Appello di Firenze; Luciana Piras per la Procura generale; Marilena Rizzo, presidente del Tribunale di Firenze; Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze; Luca Turco, procuratore vicario della Repubblica di Firenze; Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione Stampa Toscana; Maria Adele De Francisci, per l'Ordine dei giornalisti della Toscana; Roberto Nannelli per l'Ordine degli avvocati di Firenze.
Il protocollo, frutto del lavoro svolto collegialmente, muove dalla condivisione dei seguenti principi:
- la libertà di stampa è espressione del diritto di manifestazione del pensiero sancito dall'art. 21 Cost., cardine di ogni ordinamento democratico;
- il diritto di cronaca è riconducibile direttamente all'art. 21 Cost.;
- il diritto di espressione deve essere bilanciato con i diritti e gli interessi che di volta in volta gli si contrappongo: il diritto all'identità personale, alla riservatezza, alla reputazione, all'onore, aventi anch'essi dignità costituzionale, ex art. 2 e 3 Cost; l'ordine e la sicurezza pubblica, tesi ad assicurare l'ordinato e proficuo svolgimento delle attività giudiziarie, la serenità degli attori del procedimento e di tutti coloro che vi prendono parte;
- la delicatezza e complessità dei valori in gioco richiede la più elevata professionalità e il più scrupoloso rispetto delle regole deontologiche da parte di magistrati, avvocati, giornalisti e loro collaboratori tecnici;
- la cronaca giudiziaria non deve mai vanificare il principio di pari dignità di ogni persona, solennemente affermato dall'art. 2 della Costituzione, e la presunzione di non colpevolezza, sancita dall'art. 27 Cost.;
- la elaborazione di regole e la loro preventiva conoscibilità sono funzionali a garantire la coerenza, l'uniformità, la trasparenza dei comportamenti.
Il testo dell'accordo è disponibile sul sito web dell'Associazione Stampa Toscana.