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Mafia 07 Gen 2013

Barcellona ricorda il giornalista Beppe Alfano Martin Schulz (Ue): proseguire la lotta alla criminalità

Il prossimo 8 gennaio saranno passati vent'anni dalla sera in cui il giornalista Beppe Alfano venne ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Era il 1993, il periodo stragista. Vent'anni difficili, sempre alla ricerca della verità e dei veri mandanti dell'omicidio dell'ultimo giornalista ucciso dalla mafia in Sicilia. Un momento importante, non solo per non dimenticare, ma soprattutto per fare un bilancio sulla lotta alla mafia in Sicilia, in Italia ed anche in Europa.

Il prossimo 8 gennaio saranno passati vent'anni dalla sera in cui il giornalista Beppe Alfano venne ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Era il 1993, il periodo stragista. Vent'anni difficili, sempre alla ricerca della verità e dei veri mandanti dell'omicidio dell'ultimo giornalista ucciso dalla mafia in Sicilia. Un momento importante, non solo per non dimenticare, ma soprattutto per fare un bilancio sulla lotta alla mafia in Sicilia, in Italia ed anche in Europa.

E' per questo che un cartello di associazioni, unitamente alla famiglia Alfano, sta organizzando una due giorni di eventi. Si comincia il 7 gennaio con un inedito vertice internazionale tra le varie forze di polizia. Sarà una giornata di studi sul tema del contrasto alle mafie, suddivisa in tre parti: uno dedicato alle tecniche investigative, uno relativo alla cooperazione giudiziaria, uno sul ruolo del giornalismo investigativo e dell'informazione.
Parteciperanno i più importanti organismi nazionali, europei ed internazionali impegnati nel contrasto alle mafie. Tra questi Fbi, Dea, Bka, Interpol, Europol, la Dia, lo Scico, oltre a magistrati antimafia e giornalisti. Previsti un contributo di Roberto Saviano e la presenza del figlio della giornalista Anna Politkovskaja. Per la serata è previsto lo spettacolo teatrale di Giulio Cavalli, consigliere regionale lombardo e attore impegnato nella denuncia della 'ndrangheta attraverso le sue opere.
Quella dell'8 gennaio sarà la giornata dedicata alla memoria.
Al Palazzetto dello Sport di Barcellona, alla presenza di centinaia di studenti provenienti da tutta la Sicilia, si svolgerà il dibattito sul tema: 'La mafia odia la cultura, legalità e scuola per un futuro migliore'. Infine, il pomeriggio dell'8 gennaio, dopo la Messa al Duomo di Santa Maria Assunta (celebrata da don Luigi Ciotti) e l’intitolazione a Beppe Alfano della piazza antistante la casa del giornalista, si terrà un convegno proprio sull'omicidio e sul percorso ormai ventennale che aspetta di giungere a fare completa luce su quei fatti. (PALERMO, 2 GENNAIO - ADNKRONOS)

MAFIA: ANNIVERSARIO UCCISIONE ALFANO, MESSAGGIO PRESIDENTE PARLAMENTO UE

Con il messaggio del Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, si aprono a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) le manifestazioni per ricordare Beppe Alfano, il giornalista ucciso dalla mafia l'8 gennaio del 1993, 20 anni fa.
L'evento, che oggi e domani (per la prima volta in Sicilia) vedrà la partecipazione delle massime autorità italiane ed europee impegnate nel contrasto alle mafie, ha ottenuto il patrocinio del Parlamento Europeo. "Questa celebrazione in memoria di Beppe Alfano, che ha l'obiettivo di proseguire la lotta contro la criminalità organizzata che questo giornalista ha portato avanti, si fa cassa di risonanza delle preoccupazioni che il Parlamento Europeo condivide - si legge nella lettera - Come sapete sicuramente, il Parlamento Europeo considera la criminalità organizzata come una delle principali minacce che pesano sulla sicurezza all'interno delle frontiere dell'Unione Europea e sulla libertà dei suoi cittadini. La nostra istituzione chiede peraltro che le autorità giudiziarie ed investigative si vedano conferire più poteri e strumenti per lottare contro questa minaccia. Mi congratulo in particolare per questo progetto, che mira a mettere in rilievo il ruolo che l'UE ha in questa lotta, perché riflette l'appello che il Parlamento Europeo ha lanciato in favore di un approccio più attivo e più coordinato nella lotta contro le attività mafiose".
E aggiunge: "Mi congratulo inoltre per l'obiettivo della manifestazione, che consiste nella promozione della cooperazione nella lotta contro la criminalità organizzata e nel permettere degli scambi di opinione franchi e sinceri su questo argomento. In effetti, davanti a tali sfide, sempre più numerose, con le quali l'Europa si confronta in questo momento, il dibattito è una necessità essenziale per trovare delle soluzioni ottimali. Quindi, è con grande piacere che concedo il patrocinio del Parlamento Europeo per questa manifestazione che, sono sicuro, sarà un grande successo". (PALERMO, 7 GENNAIO - ADNKRONOS)

 

MAFIA: SCHULZ, CONTRASTO PRIORITÀ DEL PARLAMENTO EUROPEO

 Con il messaggio del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, si aprono a Barcellona Pozzo di Gotto le manifestazioni per ricordare Beppe Alfano, il giornalista ucciso dalla mafia l'8 gennaio del 1993, 20 anni fa. L'evento, che oggi e domani vedrà la partecipazione delle massime autorità italiane ed europee impegnate nel contrasto alle mafie, ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo.
"Questa celebrazione in memoria di Beppe Alfano, che ha l'obiettivo di proseguire la lotta contro la criminalità organizzata che questo giornalista ha portato avanti – dice Schulz - si fa cassa di risonanza delle preoccupazioni che il Parlamento europeo condivide", considerano la criminalità organizzata "come una delle principali minacce che pesano sulla sicurezza all'interno delle frontiere dell'Unione Europea e sulla libertà dei suoi cittadini. La nostra istituzione chiede peraltro che le autorità giudiziarie ed investigative si vedano conferire più poteri e strumenti per lottare contro questa minaccia". (MESSINA, 7 GENNAIO - AGI)

 

MAFIE: PROCURATORE SALVI, MOLTO DA FARE SU COORDINAMENTO EUROPEO

"C'è ancora molto da fare sul fronte della lotta alla mafia, ma non dobbiamo dimenticare quali sono stati i passi avanti fatti in questi anni. Oggi possiamo affermare con orgoglio che questi 20 anni dalle stragi non sono passati invano. Abbiamo ormai tutte le prime, le seconde e forse anche le terze file di quelle organizzazioni in carcere.
Sono migliaia di persone, molte delle quali condannate all'ergastolo. Molte cose devono ancora cambiare, ma non dimentichiamo ciò che è stato fatto, perché i risultati ottenuti fin qui sono costati tanto". Così Giovanni Salvi, procuratore capo di Catania, ha aperto la seconda parte della prima delle giornate dedicate alla commemorazione del giornalista Beppe Alfano, a Barcellona Pozzo Di Gotto.
"Fra i tanti passi avanti fatti –ha sottolineato il procuratore Salvi - c'è certamente il passaggio dell'Unione europea a una vera unione politica. In questo contesto nasce la proposta di un procuratore europeo. Le strutture di coordinamento ancora non funzionano bene, ma è difficile chiederlo a chi si trova nelle emergenze operative.
Ma io sono ottimista. Se penso a come siamo partiti, la situazione è enormemente migliorata. Abbiamo tanti di quegli strumenti, a volte anche difficili, che io vedo il futuro come un futuro di lenta ma inesorabile armonizzazione dei procedimenti processuali, che ci farà fare un altro enorme passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata". (MESSINA, 7 GENNAIO - AGI)

 

MAFIA: GRASSO, BEPPE ALFANO ESEMPIO GIORNALISMO CORAGGIOSO

"La memoria di Beppe Alfano deve essere difesa per onorare il suo sacrificio e per denunciare che ancora oggi chi scrive di mafia è minacciato e intimidito".
Lo dice Piero Grasso, candidato del Partito Democratico, ricordando il ventennale della morte del giornalista Beppe Alfano, ucciso l'8 gennaio del 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. "Alfano, insieme ad altri suoi colleghi che purtroppo hanno avuto la sua stessa sorte, - aggiunge - è un esempio di giornalismo che non teme il potere criminale, la sua figura è un esempio alto di impegno civile.
Come dimostra l'attività instancabile dell’osservatorio sui giornalisti minacciati di mafia,  Ossigeno per l'informazione, l'esercizio della libertà di cronaca e il diritto all'informazione continuano ad essere bersaglio delle minacce criminali e questo non può non destare la nostra preoccupazione". (ROMA, 7 GENNAIO - AGI)

 

MAFIA: DALL'UNCI TESSERA ALLA MEMORIA DEL CRONISTA BEPPE ALFANO

"Per la grande passione civile nell'esercizio di un mestiere condotto in vita con difficoltà, in un territorio di frontiera tra Stato e mafia". Con questa motivazione l'Unione Nazionale Cronisti Italiani, attraverso il Presidente dei cronisti siciliani, Leone Zingales, ha consegnato a Sonia Alfano, figlia del giornalista assassinato 20 anni fa, la tessera onoraria alla memoria di Beppe Alfano che, con i suoi resoconti, informava i lettori con puntualità e professionalità, costituendo oggi un luminoso esempio professionale al quale tutti i giovani cronisti sono chiamati ad ispirarsi. "Beppe Alfano ci ha indicato la strada da percorrere per raggiungere l'obiettivo di una Sicilia senza mafia - ha detto Leone Zingales. E con lui tutti i giornalisti uccisi dalla mafia in questa terra. Insieme si può vincere". (MESSINA, 7 GENNAIO - AGI)

 

MAFIA: VERTICE POLIZIE PER VENTENNALE UCCISIONE BEPPE ALFANO

Domani saranno passati vent'anni dalla sera in cui il giornalista Beppe Alfano venne ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto. Era il 1993, il periodo stragista. Vent'anni difficili, sempre alla ricerca della verità e dei veri mandanti dell'omicidio dell'ultimo giornalista ucciso dalla mafia in Sicilia. Un momento importante, non solo per non dimenticare, ma soprattutto per fare un bilancio sulla lotta alla mafia in Sicilia, in Italia ed anche in Europa. È per questo che un cartello di associazioni, insieme alla famiglia Alfano, ha organizzato un vertice internazionale delle forze di polizia in corso da stamane nel grosso centro del messinese.
Una giornata di studi sul tema del contrasto alle mafie, suddivisa in tre parti: uno dedicato alle tecniche investigative, uno relativo alla cooperazione giudiziaria, uno sul ruolo del giornalismo investigativo e dell'informazione. Parteciperanno i più importanti organismi nazionali, europei ed internazionali impegnati nel contrasto alle mafie. Tra questi Fbi, Dea, Bka, Interpol, Europol, la Dia, lo Scico, oltre ad importanti magistrati antimafia.
Previsti un contributo di Roberto Saviano e la presenza del figlio della giornalista Anna Politkovskaja.
Domani Al Palazzetto dello Sport di Barcellona Pozzo di Gotto, alla presenza di centinaia di studenti provenienti da tutta la Sicilia, si svolgerà il dibattito sul tema "La mafia odia la cultura, legalità e scuola per un futuro migliore". Da sottolineare il contributo di testimoni di giustizia, familiari di vittime di mafia, esponenti della società civile e istituzioni. Infine, il pomeriggio Messa al Duomo di Santa Maria Assunta (celebrata da don Luigi Ciotti) e intitolazione a Beppe Alfano della piazza antistante la casa del giornalista. (MESSINA, 7 GENNAIO - AGI)

 

MAFIE: POLIZIA TEDESCA, 'NDRANGHETA IN GERMANIA È LA PIÙ FORTE 

"La metà dei gruppi criminali identificati in Germania appartengono alla 'ndrangheta. È il maggior gruppo criminale sin dagli anni '80. In confronto ad altre associazioni presenti in Germania, gli italiani hanno ancora la più forte organizzazione". È allarmante, ma non sorprendente, la relazione del presidente della Bka (Polizia federale tedesca), Jorg Ziercke, al ventennale dell'omicidio del giornalista Beppe Alfano, a Barcellona Pozzo di Gotto. "È necessario che si coordini un approccio internazionale per la sicurezza a livello globale", ha aggiunto.
Lo scambio delle informazioni a livello europeo, ha spiegato il presidente della Bka, è essenziale per combattere con successo i gruppi che operano a livello internazionale. Le autorità tedesche hanno risposto al processo di internazionalizzazione della criminalità con la creazione della task force italo-tedesca, nata dopo la strage di Duisburg. "Da allora la cooperazione tra i nostri Paesi si è decisamente intensificata. Ma serve di più. Per combattere la criminalità organizzata è necessario creare uffici per le indagini sia in Italia che in Germania. È importante poter interrogare i testimoni. Il codice penale italiano comprende il reato di associazione mafiosa, è indispensabile che anche quello tedesco lo comprenda". È necessario per identificare, per esempio, le attività di riciclaggio del denaro sporco. Il coinvolgimento delle procure a livello internazionale, la collaborazione tra autorità italiane e tedesche "oggi è ad ottimi livelli, ma è necessaria una comprensione reciproca delle limitazioni dei rispettivi ordinamenti giudiziari. La mafia non può essere combattuta solo in italia. Il problema è anche tedesco. Per sconfiggerla - ha concluso Jorg Ziercke - dobbiamo essere in grado di eliminare in maniera permanente gli utili prodotti dalla mafia". (MESSINA, 7 GENNAIO - AGI)

GIORNALISTI: FIGLIO POLITKOVSKAYA, MIA MADRE UCCISA DA REGIME

"Mia madre era una giornalista d'inchiesta, ha scritto più di 500 articoli. Da questi sono nate 50 indagini investigative, da cui poi sono scaturiti dei processi. Mia madre faceva un tipo di lavoro giornalistico diverso da quello di Beppe Alfano: lei si occupava di crimini di guerra, soprattutto in Cecenia. Di crimini commessi dall'esercito, di organizzazioni religiose criminali, di persone che erano al potere in Cecenia e in Russia grazie a traffici illeciti. È stata uccisa più di sei anni fa da un gruppo di killer organizzati. Un crimine organizzato per soldi".
A parlare è Ilya Politkovsky, figlio della giornalista russa Anna Politkovskaya, intervenuto oggi a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) alla prima giornata di commemorazione del giornalista Beppe Alfano, ucciso da Cosa nostra 20 anni fa.
''Uno dei mandanti del delitto è già in prigione - aggiunge -. Un mese fa c'è stato un processo ed è stato condannato. Era il funzionario del dipartimento dei servizi segreti russi. Un passo avanti - dice Ilya Politkovsky - per comprendere la dinamica di questo omicidio. Abbiamo conosciuto la manovalanza che ha portato avanti l'omicidio, ma non conosciamo tutti i mandanti. Se siamo riusciti a scoprire la sua colpevolezza non è grazie alle indagini ufficiali delle autorità, ma grazie alle indagini svolte dal giornale per il quale lavorava mia madre".
"È stato il regime politico: non ci sono prove, ma è sicuramente un omicidio compiuto da funzionari dell'intelligence - ha proseguito -. In Russia la stampa è tutt'altro che libera. Ringrazio tutti - ha concluso Ilya - perché sembrerà assurdo, ma l'Italia e l'Europa non hanno dimenticato mia madre. Grazie per avermi aiutato a rinnovare il ricordo di mia madre, adesso spero solo di riuscire a trovare i mandanti del suo omicidio''. (PALERMO, 7 GENNAIO - ADNKRONOS)

MAFIA: SONIA ALFANO (CRIM), CONCRETO RISCHIO NUOVA GUERRA NEL MESSINESE

"Questo ventennale arriva in un momento molto particolare per Barcellona Pozzo di Gotto. Mio padre, Beppe Alfano, è nato qui, è stato ucciso qui e mi auguro che la giornata di oggi e quella di domani possano contribuire a creare la svolta che questa città merita". Sonia Alfano, presidente della Commissione antimafia europea, e figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso dalla mafia l'8 gennaio del 1993, ha aperto al Palacultura di Barcellona Pozzo di Gotto i lavori del workshop sul tema: "Il contrasto alle mafie in Europa: esperienze a confronto".
Il grosso comune del messinese è interessato da una serie di omicidi che rende concreto lo scenario di una nuova sanguinosa faida. "È la prima volta - aggiunge - che la Sicilia vede riunite tutte insieme le più importanti autorità internazionali che combattono ogni giorno contro la criminalità organizzata. La loro presenza qui, adesso, è di grande conforto per la città dove temiamo una nuova guerra di mafia". (MESSINA, 7 GENNAIO - AGI)

MAFIA: SONIA ALFANO, NUOVA GUERRA DI MAFI A BARCELLONA POZZO DI GOTTO

"Questo ventennale arriva in un momento molto particolare per Barcellona Pozzo di Gotto. Mio padre, Beppe Alfano, è nato qui, è stato ucciso qui e mi auguro che la giornata di oggi e quella di domani possano contribuire a creare la svolta che questa città merita". Sonia Alfano, Presidente della Commissione Antimafia Europea, e figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso dalla mafia l'8 gennaio del 1993, ha aperto al Palacultura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) i lavori del workshop sul tema: "Il contrasto alle mafie in Europa: esperienze a confronto". "È con enorme emozione - ha sottolineato Sonia Alfano - che ringrazio tutte le istituzioni locali, italiane, europee ed internazionali che sono qui oggi, non solo per ricordare una vittima innocente della mafia, ma anche per contribuire al confronto investigativo ed internazionale sul contrasto alle mafie. È la prima volta che la Sicilia vede riunite tutte insieme le più importanti autorità internazionali che combattono ogni giorno contro la criminalità organizzata. Ma soprattutto - ha aggiunto l'on. Alfano - lasciatemi ringraziare il sindaco e i cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto, che hanno accolto con entusiasmo la presenza delle forze di polizia. La loro presenza qui, adesso, è di grande conforto".
"Il nostro obiettivo oggi non è solo quello di fare analisi. Ma è quello di fare emergere dei punti di strategia in un momento tanto particolare per Barcellona Pozzo di Gotto, in cui temiamo l'apertura di una nuova guerra di mafia. Abbiamo la possibilità di dare delle risposte ai cittadini barcellonesi, che rischiano ancora una volta di vedere compromessa la loro sicurezza e la loro tranquillità".
"Ringrazio in modo speciale - ha sottolineato Sonia Alfano - Ilya Politkovsky, figlio della giornalista Anna Politkovskaya, arrivato qui dalla Russia. Io e lui, figli di due giornalisti a cui è stata chiusa la bocca, ma fino a un certo punto". (PALERMO, 7 GENNAIO - ADNKRONOS)

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