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Fnsi 08 Ott 2009

Bruxelles, dibattito sulla libertà di informazione all’Europarlamento, Fnsi: “In Italia è stato posto un problema reale”

Bruxelles - Il dibattito all'Europarlamento dimostra che ''i giornalisti italiani e le organizzazioni sociali e sindacali impegnate nel mettere in primo piano la questione del pluralismo hanno posto un problema reale''.Lo ha affermato il segretario della Fnsi Franco Siddi in una conferenza stampa all'Europarlamento insieme a Gianni Pittella, vicepresidente dell'Europarlamento e a Roberto Natale presidente della Fnsi, dopo avere seguito il dibattito sulla libertà di informazione con la giunta esecutiva della Federazione.

Bruxelles - Il dibattito all'Europarlamento dimostra che ''i giornalisti italiani e le organizzazioni sociali e sindacali impegnate nel mettere in primo piano la questione del pluralismo hanno posto un problema reale''.
Lo ha affermato il segretario della Fnsi Franco Siddi in una conferenza stampa all'Europarlamento insieme a Gianni Pittella, vicepresidente dell'Europarlamento e a Roberto Natale presidente della Fnsi, dopo avere seguito il dibattito sulla libertà di informazione con la giunta esecutiva della Federazione.

''Non siamo venuti in Europa per mettere sotto accusa l'Italia, come una polemica spicciola vorrebbe, ma per chiedere standard non solo sulle questioni economiche'', ha segnalato Siddi, riferendosi alla richiesta di una direttiva Ue sul pluralismo e anche sulla concentrazione dei media. A chi faceva notare che una simile norma colpirebbe anche Rupert Murdoch, concorrente di Mediaset, Pittella ha replicato che il magnate australiano gli sta ''più simpatico di Berlusconi'' ma che in ogni caso ''non si fanno sconti a nessuno''. ''Non mi piacciono gli sconti per settori, persone o monopoli'', ha sottolineato l'europarlamentare del Pd. Per Aidan White, segretario della Federazione internazionale dei giornalisti, la questione è la crisi dei media determinata dalla crisi dei mercati e dalla scarsa fiducia nel ruolo dei giornalisti. ''La crisi non è solo italiana anche se il conflitto di interessi fra Berlusconi e i media è senza precedenti''. Ma, ''se domani Berlusconi e Murdoch sparissero di scena la crisi dei media sarebbe immutata'', ha sottolineato White, osservando che questo tema deve essere all'attenzione della Commissione Ue, soprattutto quella nuova. (ANSA) INFORMAZIONE/PE: SIDDI (FNSI), UNA QUESTIONE REALE SENZA CONFINI

Roma, 8 ottobre - Il dibattito sull'Informazione avvenuto oggi all'Europarlamento ha dimostrato che gli argomenti affrontati ''non hanno colore, non hanno confini di nazione e rappresentano questioni reali''. Lo ha dichiarato, in un'intervista all'Asca, il segretario generale della Fnsi Franco Siddi.
''Il dibattito in parlamento ha mostrato quanto le questioni che abbiamo posto in Italia, in connessione con l'esigenza di un quadro europeo nuovo, sia assai avvertito'', ha precisato Siddi che oggi ha tenuto a Bruxelles una conferenza stampa alla presenza di Gianni Pittella, vice presidente dell'Europarlamento, e Roberto Natale, presidente Fnsi.
''Sessanta interventi di parlamentari di tutti i Paesi dell'Unione, nell'arco delle due ore concesse per il dibattito, sembra che abbiano evidenziato la fondatezza delle questioni da noi sollevate dalla manifestazione di sabato scorso'', ha aggiunto.
''Oggi - ha ricordato Siddi - abbiamo riunito la giunta esecutiva della Fnsi a Bruxelles sia per seguire il dibattito sull'Informazione che per fare il punto sulla questione del pluralismo e della liberta' dei media in Europa con la federazione europea dei giornalisti''.
Le questioni per il segretario sono tre: ''Gli standard per assicurare il pluralismo pieno in tutti gli Stati europei, sia nella disponibilita' che nella circolazione delle notizie e delle opinioni; gli standard per la definizione del quadro delle autonomie editoriali, sia per quanto riguarda le imprese che il lavoro giornalistico; e la questione dei conflitti d'interesse (che si presentano in Italia e in altri Paesi europei seppur in misura diversa)''.
Per Siddi, la ''conclusione che ha pronunciato il commissario Ue ai media Viviane Reding circa la possibilita' di una direttiva europea sul pluralismo e sulla concentrazione ci appaiono quanto mai opportune''.
''Adesso - ha sottolineato - occorre accompagnare ulteriormente l'iniziativa in materia di conflitti d'interesse anche per quanto riguarda la materia dei diritti sociali e dei doveri sociali nei confronti dei giornalisti''.
''Abbiamo ascoltato argomenti interessanti - ha detto con ottimismo Siddi - anche nella pluralita' delle voci che ha animato il dibattito dell'Assemblea. Abbiamo notato come anche nello schieramento che aveva avversato il dibattito (Ppe su richiesta del Pdl italiano) ci sia comprensione del valore dell'art. 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione''.
''Tutto questo e' emerso in maniera chiara, ben oltre i momenti un po' pittoreschi del dibattito che hanno avuto come protagonisti alcuni deputati italiani. Bisogna guardare la valenza delle cose che contano: il Parlamento ha dedicato una parte della sessione all'argomento e andra' a votare il 22 ottobre'', ha precisato.
''Il dibattito ha tenuto molto conto dei contenuti della manifestazione'', ha concluso Siddi spiegando come tutto questo sia stato ''ben capito dai deputati esteri di vario colore, a dimostrazione che le questioni poste non hanno colore, ne' confini di nazione e sono questioni reali''. (ASCA)

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