“La vicenda della televisione satellitare ‘Italiani nel mondo channel’ e dei suoi programmi, rimbalzata oggi su ‘la Repubblica’ e dopo alcune prese di posizione politiche, richiede atti di chiarezza e di grande trasparenza. Già nella prossima sessione del Consiglio Italiani all’Estero sarà necessario acquisire tutti gli elementi di conoscenza possibili.
Ma probabilmente, alla luce delle polemiche che si sono aperte, sarà intanto utile uno sguardo da parte dell’Agcom che a suo tempo aveva deliberato le deroghe agli obblighi di programmazione e di investimenti in opere cinematografiche di espressione originaria italiana in quanto ‘dedicata per oltre il 70% all’attualità e all’approfondimento socio-culturale’. Più che gli elementi di una vicenda che ha assunto subito i caratteri di uno scontro politico, appare evidente la necessità di fare chiarezza sull’effettiva attività di informazione e approfondimento socio culturale e sul rispetto di tutti i canoni che presiedono attività di questo tipo, compresa la corretta organizzazione redazionale. Questa, peraltro, è la condizione necessaria per cui una televisione privata ottenga finanziamenti pubblici.
Dalle autorità competenti si aspetta chiarezza anche sulle denunciate intrusioni pirata nel canale, lamentate dal direttore editoriale, il senatore Sergio De Gregorio, e sugli assetti proprietari o, comunque, sulle responsabilità eventualmente riconducibile alla fondazione Italiani nel mondo, da cui si è chiamato fuori, con una nota il senatore Juan Esteban Caselli, eletto all’estero.
Come è noto queste polemiche sono venute a galla dopo una presa di posizione del consigliere del Cgie Luciano Neri, dirigente Pd circoscrizione Estero, che ha espresso stupore per una programmazione porno sul canale 888 satellitare riportante il logo della tv Italiani nel mondo channel”.