Si è conclusa nell’ottobre 2013 l’aggiudicazione ad “Investire Immobiliare Sgr” (in associazione con “Polaris Sgr”) della gara europea indetta dall’Inpgi nel mese di maggio 2013 per la selezione di una Società di gestione del Risparmio (Sgr) a cui conferire l’incarico di costituire e gestire il Fondo immobiliare, denominato “Inpgi Giovanni Amendola”.
Di seguito pubblichiamo la nota esplicativa sul processo di aggiudicazione della gara europea.
NOTA ESPLICATIVA FONDO IMMOBILIARE (Formato Pdf)
Roma, 24 Ottobre 2013
AGGIUDICATA LA GARA INDETTA PER LA SGR CHE DOVRÀ COSTITUIRE IL FONDO IN CUI CONFLUIRANNO GLI IMMOBILI
Il gestore prescelto è “Investire Immobiliare Sgr” in associazione con “Polaris Sgr”
Si è conclusa con l’aggiudicazione ad “Investire Immobiliare Sgr” (in associazione con “Polaris Sgr”) la gara europea indetta dall’ Inpgi lo scorso mese di maggio per la selezione di una Società di gestione del Risparmio (Sgr) a cui conferire l’incarico di costituire e gestire il Fondo immobiliare, che sarà denominato “Inpgi Giovanni Amendola”, nel quale verrà progressivamente apportato l’intero patrimonio immobiliare dell’Istituto.
La scelta conclusiva della gara - condotta da una commissione presieduta dal Direttore Generale Mimma Iorio e composta dal Preside della Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza Prof. Giuseppe Ciccarone e dal dirigente dell’Ufficio Finanza dell’Inpgi Filippo Manuellli - è stata approvata stamane, all’unanimità, dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto. Il Presidente Andrea Camporese ha sottolineato il valore di una decisione che definisce uno strumento innovativo ma più razionale, sia dal punto di vista fiscale ed economico sia gestionale del patrimonio abitativo, a garanzia delle prestazioni previdenziali dell’Inpgi.
Le quote del Fondo verranno sottoscritte per intero da Inpgi che, pertanto, resterà proprietario del patrimonio conferito, continuando ad esercitare, nei limiti e nelle forme di legge, un’attività di controllo della gestione del patrimonio immobiliare, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio stesso e di apertura a nuovi investimenti.
Il conferimento del patrimonio immobiliare dell’Inpgi ad un fondo ad esso riservato consentirà, peraltro, di far emergere le grandi potenzialità insite negli asset che lo compongono, attualmente rappresentate in bilancio a costi storici nettamente inferiori ai reali valori di mercato (696 milioni di euro contro oltre 1.200 milioni di euro).
Il conferimento graduale del patrimonio alla Sgr avviene senza alcuna modifica delle linee di politica abitativa, senza quindi alcuna scelta strategica di dismissione parziale o totale degli immobili di proprietà dell’Istituto. Il personale dell’Ufficio Immobiliare dell’Inpgi resterà nell’organico dell’Ente e continuerà a curare il rapporto con gli inquilini e a valutare i necessari interventi di manutenzione.
Allo stesso tempo il Cda, su indicazione del Presidente, ha confermato le finalità istituzionali delle commissioni consultive che hanno competenza nella valutazione delle scelte immobiliari.
Per quanto riguarda i vantaggi dell’operazione, in particolare, il Presidente Camporese ha sottolineato, oltre alla rivalutazione del patrimonio al valore di mercato, l’importanza del recupero in misura rilevante dell’IVA sia sugli acquisti di nuovi immobili che sulle prestazioni di lavori e servizi, in quanto per l’Istituto l’IVA (salita attualmente al 22%) è un costo vivo e quindi non recuperabile. Sarà inoltre possibile dedurre tutti i costi di produzione prima di definire l’utile della gestione, oltre che reimpiegare la parte di utili non distribuita, esente da tassazione, in ulteriori operazioni di investimento, con un’evidente effetto moltiplicatore di ricchezza.
I tre link agli atti di gara relativi al Fondo in oggetto (dal bando alla comunicazione di avvenuta stipula) pubblicati sul sito web www.inpgi.it.
http://www.inpgi.it/?q=node/1124
http://www.inpgi.it/?q=node/1189
http://www.inpgi.it/?q=node/1209
COMUNICATO STAMPA - CONSIGLIERI FNSI (L'ALTERNATIVA)
La convocazione urgente del Consiglio nazionale della Fnsi è stata chiesta dai consiglieri Paolo Corsini, Massimo Calenda, Marco Ferrazzoli e Pierangelo Maurizio a proposito della cessione dell’intero patrimonio immobiliare dei giornalisti italiani al Fondo Inpgi G. Amendola, istituito e gestito dalla Sgr (società di gestione del risparmio) della Banca Finnat della famiglia Nattino. “Per ora ci limitiamo a registrare il totale e incredibile silenzio sull’operazione, avvenuta nell’assoluta mancanza di informazione” affermano i quattro consiglieri. “Così presentata, l’operazione ha – nella migliore delle ipotesi - tutta l’aria di un maquillage contabile che sposta solo di qualche mese il problema della voragine nelle casse dell’Istituto di previdenza della categoria” afferma Paolo Corsini, “A pensar male invece si potrebbe temere che stiamo dando, a chi per mestiere fa affari sulla dismissione dei patrimoni, le chiavi delle case dei giornalisti che sono a garanzia delle attività previdenziale e assistenziale a favore della categoria previste dalla Costituzione”. I quattro consiglieri hanno anche inviato una lettera con la richiesta di chiarimenti e di documentazione al Presidente Camporese e al Cda dell’Inpgi. “Non accusiamo nessuno” precisano i quattro consiglieri, “ma vogliamo chiarezza e certezza che siano tutelati gli interessi dei giornalisti e non di altri, con garanzie formali per i diritti degli inquilini, giornalisti e non, dell’Istituto e della categoria”. Roma, 10/01/2014
Paolo Corsini, Massimo Calenda, Marco Ferrazzoli, Pierangelo Maurizio.