«Una donna, che porta una carrozzina, entra nella sala d'attesa di un ospedale; si siede per qualche istante e poi va via, lasciando lì la carrozzina dentro la quale c'è un bambino. Queste immagini sono state riprese dalle telecamere di sorveglianza nell'ospedale. Il video è stato trasmesso con la dicitura "esclusiva" dal Tg1 e ripreso da altre testate Rai e siti di quotidiani nazionali. Le commissioni pari opportunità di Fnsi e Usigrai e l'associazione Giulia Giornaliste evidenziano che non sono state rispettate né la tutela del bambino, né la privacy della donna, la quale non è stata neanche oscurata, con rischi per la sicurezza di entrambi. Si è contravvenuto a quelle che sono le basi della deontologia professionale, in particolare violando l'art.2 - "Fondamenti deontologici" del "Testo unico dei doveri del giornalista"».
Le due Cpo e Giulia «sono certe che l'Ordine procederà d'ufficio contro tale grave violazione. Inoltre, la diffusione del video può indurre a non considerare "protetto" un luogo come un ospedale. Le Cpo Fnsi e Usigrai e l'associazione Giulia ritengono urgente una riflessione sull'opportunità e le modalità di diffusione sui mezzi d'informazione, a maggior ragione su quelli del servizio pubblico, di immagini che possano violare regole e anche sensibilità o che possano scatenare commenti d'odio». (Ansa, 28 gennaio 2024)