Una tesi di laurea in forma di reportage sulla tragedia di una azienda galvanica accusata di aver avvelenato il territorio per decenni e provocato la morte di numerosi operai ricostruisce analiticamente tutta la vicenda, dall’ insediamento della fabbrica, negli anni Settanta, con fanfare e fuochi di artificio, alla scoperta dei livelli micidiali di inquinamento da cromo esavalente, fino agli sviluppi più recenti, con i processi e le esumazioni dei corpi di alcune vittime
– Una analisi approfondita e appassionata, anche sul piano umano, che alla fine mostra come, dopo un guizzo di attenzione quando sbarcano le telecamere nazionali (ma ’’più di stizza che di curiosità: a tanti del paese non fa piacere vedere i propri panni sporchi lavati in TV”), anche decisioni importanti per la comunità come i processi o le esumazioni dei corpi degli operai morti non sembra abbiano suscitato più di tanto reazioni
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Data ournalism: trasparenza e informazione al servizio della società nell’era digitale
In occasione del Festival internazionale del giornalismo di Perugia, LSDI annuncia il suo secondo “e-book di giornalismo”
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Media e potere
Albania: numero record di testate, editori molto impuri, poca qualità e tanta autocensura
Nel paese europeo con il maggior numero di testate per abitante le tirature dei quotidiani non superano le 20 mila copie e i giornalisti professano apertamente l’ autocensura e praticano un modo superficiale di fare informazione – Una intervista sull’ Osservatorio sui Balcani a Lufti Dervishi esperto di media e direttore esecutivo di Transparency International Albania – ‘’Vi sono media privati piuttosto che media liberi’’ e i proprietari se li tengono stretti come un ‘’capitale pubblico per mantenere o accrescere l’ influenza di determinati gruppi politici od economici nel Paese. Gli imprenditori fanno di tutto per non far fallire questi media, nonostante la loro scarsa redditività sul mercato’’.
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Ungheria: legge sui media, solo piccoli ritocchi ‘’estetici’’
Gli interventi seguiti alle forti critiche che la legge varata a dicembre dal nuovo governo di Budapest aveva suscitato in tutto il mondo vengono visti con scetticismo da Reporters sans frontières e dalla Federazione europea dei giornalisti, che ha lanciato una petizione in cui si indicano alcuni correttivi indispensabili
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Giornalismo e giornalismi
Il blog è morto, il blogger si è fatto il riportino, ma il blogging continua a vivere
Un gran numero di discussioni si sono spostate verso Facebook o Twitter e il dibattito che un tempo si sviluppava nei commenti sotto i post oggi è polverizzato ‘’dentro piattaforme differenti, difficili da tracciare e spesso incapaci per tali ragioni di aggiungere un valore complessivo ai post stessi’’ – Ma se i blog sono ‘’morti’’ il blogging fa ormai parte integrante del modo con cui leggiamo gli avvenimenti a livello globale, come la primavera araba
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iWatch, nasce una nuova testata di giornalismo investigativo digitale
L’ iniziativa fa capo al Center for Public Integrity e partirà entro maggio – Una redazione di 37 giornalisti che si occuperanno soprattutto di politica, salute, ambiente e sicurezza nazionale – Il giornale sarà la più grande testata senza fini di lucro americana specializzata in giornalismo d’ inchiesta e si baserà su contributi dei lettori e donazioni filantropiche
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Mappe: un grande valore giornalistico aggiunto
Con gli ultimi avvenimenti in Africa e Giappone sono comparse sempre più spesso sui quotidiani e online mappe per la localizzazione dei territori in cui gli eventi accadevano – Alle semplici mappe geografiche, però, in alcuni casi sono stati aggiunti dati numerici, informazioni in più; il numero e la posizione delle altre centrali nucleari in Giappone per esempio, il numero e la localizzazione delle esplosioni in Libia. Informazioni che hanno arricchito il giornalismo. Le mappe in questo modo sono un valore aggiunto della notizia. Esagerando si può affermare che in alcuni casi diventino esse stesse una notizia. Rimane il dubbio se si tratti di una ‘moda’ passeggera sulla scia degli eventi attuali
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I giornali
Dashboard 1.0, un sistema di ‘’intelligence’’ per seguire in tempo reale i lettori del Washington Post
Ogni tre ore un rapporto con i dati relativi ai principali parametri di lettura dell’ edizione online del giornale viene trasmessa alle principali strutture redazionali che possono così calibrare in corsa la strategia della testata – Il sistema consente anche una diretta visibilità dei risultati economici rispetto agli obiettivi definiti, indicando come il comportamento e le attività dei lettori si traducono in performance di fatturato pubblicitario
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Le edizioni online dei giornali moriranno prima di quelle di carta?
Lo sostiene Beppe Grillo prevedendo che le versioni digitali verranno cancellate per motivi di asfissia economica dalle testate madre mentre resteranno solo le testate online ‘’native’’ – Ma, si ribatte, fra i primi 100 siti web in Italia ci sono diversi quotidiani e i loro ricavi pubblicitari superano ampiamente le spese – Quanto ai giornali solo online si tratta di iniziative ancora troppo giovani per poter prevedere se e come reggeranno
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La Pubblicità
E' ufficiale, internet sorpassa la carta
I dati diffusi da Internet Advertising Bureau confermano le previsioni di vari osservartori secondo cui il 2010 avrebbe visto il sorpasso – In Usa i ricavi nell’ online sono stati pari a 26 miliardi di dollari, contro i 22,8 miliardi dei giornali
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... e nel 2012 supererà anche la tv
I dati diffusi in questi giorni dallo IAB fanno prevedere che entro il prossimo anno negli Stati Uniti gli investimenti sulla rete colmeranno il gap di 2.600 milioni di dollari che separano l’ online dalla televisione – Intanto, come osserva Il Giornalaio, il mercato americano presenta un livello di concentrazione tale per cui le prime dieci imprese attive sul mercato arrivano a raccogliere il 72% del totale degli investimenti per arrivare al 91% delle prime 50
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Fotogiornalismo
La multimedialità è una grande frontiera, ma per ora è ancora la foto che scandisce la Storia
Su Fotografia&informazione una interessante riflessione sul peso e lo ‘’spessore’’ delle immagini, attraverso un confronto fra video e fotografie
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La Rete
Social network: non ci sono solo Facebook e Twitter
Online almeno 29 social network registrano oltre 1 milione di visitatori al giorno.Ovviamente Facebook fa la parte del leone, con 310 milioni di utenti/giorno, e la distanza con gli altri siti del settore rimane notevolissima: al secondo posto c’ è Orkut (grande diffusione in Brasile e Cina), che ha ‘’solo’’ 51 milioni di utenti, e al terzo Qzone (37), il più grande sito sociale della Cina popolare.
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