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Giudiziaria 18 Mag 2006

Dopo gli arresti dei vertici editoriali Puntocom rischia la chiusura Numerose e autorevoli dichiarazioni di solidarietà alla redazione da parte di giornalisti

(18 mag). - "Se le colpe degli editori dovessero ricadere sui giornalisti questi, oltre al danno, ne avrebbero anche le beffe.

(18 mag). - "Se le colpe degli editori dovessero ricadere sui giornalisti questi, oltre al danno, ne avrebbero anche le beffe.

Questa e' la semplicissima ragione per la quale esprimo la mia solidarieta' ai colleghi di Puntocom con l'augurio che il loro giornale esca presto e bene dalla bufera giudiziaria nella quale e' finito l'editore e essi possano proseguire al meglio nel loro lavoro". Piero Ostellino commenta cosi' la notizia della possibile, imminente chiusura del quotidiano dopo gli arresti, avvenuti nei giorni scorsi, di Massimo Bassoli e della moglie Francesca Romana Dolazza, rispettivamente amministratore del quotidiano del Giornale d'Italia e amministratore unico della cooperativa che edita Puntocom. Il corpo redazionale nutre "serie preoccupazioni" per il futuro della testata e, conseguentemente, per il proprio posto di lavoro: centinaia i lettori, tra cui molti personaggi del mondo dell'editoria e della televisione, che gli hanno voluto dimostrare la propria stima e solidarieta'. Qualche esempio? 'Puntocom - premette Giovanni Minoli - e' un giornale che copre uno spazio fondamentale nel nostro panorama. Compie una missione utile, necessaria, in modo credibile e approfondito. Una voce da non spegnere". Gli fa eco Sergio Luciano: "Tutta la mia solidarieta' per le malversazioni di cui i giornalisti di Puntocom sono stati vittime". Seriamente preoccupato anche Clemente J. Mimun: "Non e' mancata occasione per dissentire, apprezzo tuttavia lo sforzo di Puntocom nel raccontare tutto cio' che riguarda il mondo della tv e dei media. E' una voce che non vorrei si spegnesse mai". E poi Piero Angela: "Sono un attento lettore della testata. Sarebbe un vero peccato se interrompesse le pubblicazione". E ancora Paolo Liguori: "Sono sinceramente dispiaciuto di quanto sta capitando: vorrei che le vostre traversie si risolvessero per il meglio al piu' presto. Siete un giornale libero, non si puo' perdere una voce come la vostra'. Roberto D'Agostino esprime la "solidarieta' di un lettore quotidiano", mentre Paolo Madron, pur trovatosi "spesso in disaccordo" con quanto scritto da Puntocom sulla sua rivista (Panorama, ndr) si augura "di cuore di poter continuare a leggervi e a dissentire". (Fonte Agi)

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