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Lutto 27 Mag 2013

E' scomparso a Milano il fotografo Mario De Biasi

È morto a Milano, Mario De Biasi, uno dei padri del fotogiornalismo italiano. Nato nel 1923 a Sois, in provincia di Belluno, De Biasi ha iniziato a lavorare nel 1953 a Epoca, considerato il 'Life' italiano per la qualità delle sue immagini. Si è spento questa mattina, a meno di dieci giorni dal suo novantesimo compleanno, alla casa di riposo Principessa Jolanda.

È morto a Milano, Mario De Biasi, uno dei padri del fotogiornalismo italiano. Nato nel 1923 a Sois, in provincia di Belluno, De Biasi ha iniziato a lavorare nel 1953 a Epoca, considerato il 'Life' italiano per la qualità delle sue immagini. Si è spento questa mattina, a meno di dieci giorni dal suo novantesimo compleanno, alla casa di riposo Principessa Jolanda.

Deportato in Germania, De Biase iniziò a fotografare con una macchina recuperata fra le macerie di Norimberga.
Indimenticabili le sue immagini di Marlene Dietrich, Brigitte Bardot, Sofia Loren; famosi i suoi reportages da diversi Paesi, come quello sulla rivolta d'Ungheria del 1956, un incarico che gli fu affidato da Enzo Biagi e gli fece guadagnare l'appellativo di 'italiano pazzo'. Poco dopo fece conoscere agli italiani New York grazie al ritratto in immagini che fece della città e nel 1959 raccontò il matrimonio fra lo scià di Persia e Farah Diba. Tre anni dopo accompagnò l'esploratore Walter Bonatti in Siberia a 65 gradi sotto zero.
La sua fotografia 'Gli italiani si voltano', con un gruppo di uomini che si girano al passaggio di formosa Moira Orfei di schiena è stato il manifesto della mostra 'The Italian Metamorphosis', che si è svolta nel 1994 al Guggenheim Museum di New York. Sono molti i musei che hanno esposto le sue opere, pubblicate in più di cento volumi tematici.
Nel 1982 ha vinto il Premio Saint Vincent per il Giornalismo, nel 2003 il titolo di Maestro della Fotografia Italiana, massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, nel 2006 l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano.
Per la sua capacità di raccontare l'Italia al mondo e il mondo agli italiani ha ricevuto lo scorso marzo il premio Aif alla carriera, ritirato, a causa dei suoi problemi di salute, dalla figlia Silvia nello stand di Mondadori Portfolio. L'agenzia fotografica e documentale collabora al progetto di recupero dell'archivio personale di De Biasi unitamente ai materiali già conservati alla Arnoldo Mondadori Editore. E definisce De Biasi ''uno dei Maestri del fotogiornalismo italiano del Novecento''
in un ricordo che era stato preparato per i novant'anni del fotografo (che avrebbe compiuto gli anni il 2 giugno) e che si è trasformato in un addio.
 La sua passione erano le immagini, ma non solo quelle scaturite dalle fotocamere: da sempre alternava alle foto coloratissimi disegni che sono stati anch'essi oggetto di mostre tematiche. Proprio nei giorni scorsi è stata inaugurata presso la Galleria 70 di Milano, una mostra di suoi disegni, frutto di un intenso lavoro degli ultimi mesi, quando le condizioni di salute gli impedivano di uscire di casa e quindi di fotografare. (MILANO, 27 MAGGIO - ANSA)

 

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