Aperta la camera ardente di Mario Pirani nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Il giornalista e scrittore, scomparso ieri a Roma all'età di 89 anni, aveva partecipato alla fondazione de la Repubblica, di cui era divenuto anche vicedirettore. Il feretro è stato accolto in Campidoglio dal sindaco di Roma Ignazio Marino, alla presenza, tra gli altri, dei familiari, e nella commozione generale.
Era nato a Roma e aveva partecipato alla fondazione de la
Repubblica, di cui era divenuto vicedirettore, insieme a Gianni Rocca e
Giampaolo Pansa e, ovviamente, a Eugenio Scalfari. Iscritto all'Ordine dei
giornalisti del Lazio dal 19 gennaio 1958, Pirani, dopo le esperienze con
'Pattuglia' e 'Il Giorno', era stato vicino al Partito Comunista Italiano e
funzionario dell'Eni. Tra i suoi incarichi, fu anche direttore de L'Europeo,
dal 1979 al 1980. Nel 1995 aveva vinto il Premiolino. Aveva pubblicato con Il
Mulino nel 1989, "Il fascino del nazismo. Il caso Jenninger: una polemica
sulla storia"; nel 1993 "Il futuro dell'economia visto dai maggiori
economisti italiani", (Mondadori); nel 2004, "È scoppiata la terza
guerra mondiale? Le democrazie tra pacifismo e difesa" (Mondadori) e,
infine, nel 2010 "Poteva andare peggio. Mezzo secolo di ragionevoli illusioni"
(Mondadori).
NAPOLITANO, PIRANI SPIRITO LIBERO E CRITICO
"La notizia della morte di Mario Pirani mi colpisce e addolora
profondamente. Eravamo legati da un'amicizia antica e resistente ad ogni
difficoltà o momentanea incomprensione. In realtà la vicinanza, direi la compenetrazione,
tra i nostri modi di pensare e di sentire sono state nei decenni
fortissime". E' quanto si legge nel messaggio dell'ex presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano per la scomparsa di Mario Pirani. (ANSA - Roma,
19 aprile 2015)
Alla famiglia, ai tanti colleghi e amici che lo hanno
conosciuto e apprezzato il cordoglio e la vicinanza della Fnsi.