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Giudiziaria 29 Apr 2006

E' tornato in libertà il giornalista Mario Spezi, coinvolto nelle indagini sul mostro di Firenze

Torna in libertà il giornalista Mario Spezi che era stato arrestato il 7 aprile scorso per un presunto tentativo di depistare l' indagine sulla morte di Francesco Narducci. Lo ha deciso il tribunale di riesame di Perugia che ha annullato l' ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti

Torna in libertà il giornalista Mario Spezi che era stato arrestato il 7 aprile scorso per un presunto tentativo di depistare l' indagine sulla morte di Francesco Narducci. Lo ha deciso il tribunale di riesame di Perugia che ha annullato l' ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti

Intorno a mezzogiorno il tribunale del riesame ha depositato in cancelleria il dispositivo del provvedimento con il quale si dispone la scarcerazione di Spezi. I giudici hanno così accolto la tesi dei suoi difensori, gli avvocati Alessandro Traversi e Nino Filastò. Il dispositivo è stato subito trasmesso via fax al carcere di Perugia dove Spezi si trova rinchiuso. Il giornalista, che stamani ha ricevuto la visita della moglie Miriam, sarà scarcerato nelle prime ore del pomeriggio. DISPOSTA SCARCERAZIONE ANCHE PER RUOCCO Torna in libertà anche il muratore campano Luigi Ruocco, arrestato con l'accusa di essere stato complice di Mario Spezi nel tentativo di depistare l'indagine sul presunto omicidio di Francesco Narducci. Il tribunale del riesame di Perugia ha infatti annullato l'ordinanza di custodia cautelare disposta a suo carico il 7 aprile scorso dal gip del capoluogo umbro. Anche Ruocco lascerà il carcere di Perugia nelle prossime ore. Ad attenderlo ci sono già i suoi familiari. Spezi e Ruocco sono accusati di calunnia e turbativa di pubblico servizio. Secondo la ricostruzione del pm Giuliano Mignini il giornalista avrebbe infatti tentato di far ritrovare presunti reperti riconducibili al mostro di Firenze in una villa delle colline fiorentine frequentata da parenti di personaggi coinvolti in passato nella cosiddetta pista sarda. Indicazioni in tal senso erano contenute in un appunto fatto avere da Spezi - sempre in base alla versione accusatoria - agli investigatori tramite un ex ispettore. L'obiettivo sarebbe stato quello di sviare le indagini sul presunto omicidio Narducci (i familiari del medico hanno sempre parlato di un incidente o di un suicidio) allontanando l'attenzione dallo stesso giornalista, indagato come presunto mandante del delitto insieme ad altre cinque persone. Nel corso dell'udienza di ieri davanti al tribunale del riesame il pm aveva dato parere favorevole alla scarcerazione di Ruocco - così come il suo difensore, l'avvocato Luca Cianferoni - mentre aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere per Spezi. Nei prossimi giorni verranno invece depositate le motivazioni alla base della decisione del tribunale del riesame. (ANSA)

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