Il Cdr della redazione Tgr Rai Emilia-Romagna si dissocia dai contenuti dei servizi sulle celebrazioni di Predappio. «La Rai Servizio Pubblico – si legge in una nota del Comitato di redazione – trova il suo fondamento nel Contratto di Servizio, che è strettamente ancorato alla Costituzione italiana, antifascista e antirazzista. Pertanto non è ammissibile qualunque servizio che esca da questa cornice o, peggio, una assurda presunta par condicio tra neofascismo e antifascismo».
Il Cdr precisa inoltre che la messa in onda dei servizi è stata decisa dal caporedattore. Il servizio, trasmesso nell'edizione di ieri delle 19.30, ha innescato anche la reazione del direttore della testata, Alessandro Casarin e dell'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini.
Casarin ha preso le distanze dal servizio rilevando che i contenuti «non corrispondono alla linea editoriale» della testata, la quale, «come ho illustrato alle 24 redazioni della Tgr, si basa sul principio di una informazione equilibrata, a garanzia di un contraddittorio in tutti i servizi, dalla politica alla cronaca. Equilibrio che deve rispettare la storia della democrazia italiana», ha detto il direttore della Tgr preannunciando che «d'intesa con l'azienda saranno effettuate le valutazioni del caso».
Salini, dopo aver visionato il servizio andato in onda, ha subito fatto scattare una rigorosa verifica interna sulla vicenda e richiesto una relazione al direttore Casarin su tempi, modalità e contenuti del servizio tv.