Entro l’estate un progetto di riforma della legge sulla professione giornalistica
Verona, 31 maggio 2002. ANSA - Approntare entro l'estate di quest'anno il progetto di riforma dell'Ordine dei giornalisti sarà il primo passo verso una nuova legge a garanzia di un'informazione libera e corretta. E' l'intento da tempo al centro del lavoro del consiglio nazionale dell'Ordine che oggi a Verona sul tema ha promosso un convegno in collaborazione con l'Associazione Veronese della Stampa (Avs). Caposaldo del progetto è l'accesso alla professione attraverso un percorso universitario: ciò che vale per un ingegnere, un avvocato e un architetto dovrà essere legittimo anche per i giornalisti. L'impianto di questo percorso è ancora allo studio e probabilmente si diventerà giornalisti dopo una laurea triennale più un ulteriore biennio o un master. ''Su questo punto la riforma verrà raggiunta - ha spiegato il presidente dell'Avs Michelangelo Bellinetti - non attraverso un iter parlamentare ma con un percorso universitario mediando le nostre esigenze con quelle dell'università''. L'accesso unico, universitario, sembra trovare unanimità di accordo tra giornalisti e atenei. ''Sul viaggio verso la riforma della legge istitutiva dell'Ordine del 1963 - ha sottolineato il presidente dei giornalisti italiani Lorenzo del Boca - abbiamo individuato una corsia preferenziale per l'accesso. E' un vagone del treno della riforma che abbiamo staccato dal convoglio lento e agganciato a un treno più veloce''. ''Questo grazie - ha continuato del Boca - alla delega concessa per la riforma delle professioni. Ma non dimentichiamo che questa è solo una parte della legge. A noi interessa la normativa nel suo complesso''. Rivedere le funzioni essenziali dell'Ordine dei giornalisti significherà sviluppare nuovi capitoli sulla garanzia della deontologia professionale, quella del diritto dei cittadini a una informazione corretta, la formazione permanente, la tutela degli interessi e dei diritti professionali dei giornalisti. ''Sono temi che vanno affrontati dopo un chiarimento essenziale - ha osservato Marco Politi, presidente della commissione giuridica dell'Ordine dei giornalisti - tra la libertà di manifestare e diffondere la propria opinione e la professionalità dell'operatore dell'informazione. Il lavoro del giornalista ha una rilevanza pubblica anche per quanto riguarda il rapporto di fiducia con il pubblico per questo esige una preparazione specifica''. ''Il mondo dell'informazione è ormai molto composito - ha rilevato ancora Bellinetti - abbiamo l'informazione vera e propria, la pubblicità, le televisioni, internet, le richieste editoriali. Si tratta, ma qui è la vera difficolta', di amalgamare tutte queste esigenze''. il documento approvato al termine dei lavori Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti preso atto del parere del Consiglio di Stato sull'esame professionale dell'Ordine dei giornalisti come "Esame di Stato" tipico delle "professioni intellettuali per l'esercizio delle quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi"; sulla base del dibattito svoltosi nelle ultime sessioni del Consiglio Nazionale sul progetto di riforma dell'Ordine e sul quadro di indirizzi per i corsi di specializzazione giornalistica nell'ambito delle strutture universitarie; sulla base della volontà unanime del Consiglio Nazionale espressa già nel 1996 di riformare l'accesso alla professione, ancorandolo ad una formazione universitaria, comprendente il tirocinio professionale multimediale; da mandato al Presidente ed all'Esecutivo di valutare le possibilità giuridiche di realizzare la riforma dell'accesso nell'ambito degli attuali strumenti normativi. (Approvato con una sola astensione)