Per evitare che informazioni coperte da segreto militare possano finire in uno dei tantissimi blog o forum che popolano la rete, il Pentagono ha deciso di filtrare qualunque commento postato da un soldato, anche fuori servizio.
I militari attivi in zone di guerra sono già soggetti a censura per ciò che riguarda le informazioni da pubblicare su internet, ma secondo la nuova regolamentazione anche coloro che sono tornati dal fronte e che scrivono da casa dovranno – pena la corte marziale - prima sottoporre i contenuti a un proprio superiore, che controllerà quello che il militare ha intenzione di pubblicare. La “supervisione” di un ufficiale servirà sia per quanto riguarda i blog personali dei soldati che i commenti postati in altri blog, così come discussioni su forum o altri luoghi di “chiacchiere” virtuali. Nel frattempo, nel tentativo di contrastare il sempre crescente potere mediatico dei gruppi terroristici in Iraq e Afghanistan, l’esercito statunitense ha deciso di lanciare la propria versione di YouTube, un portale sul quale appariranno i filmati delle più importanti operazioni militari condotte in Medio Oriente. (9Colonne)