La Fieg esprime ''profondo sconcerto di fronte alla posizione di assoluta chiusura espressa dalla controparte giornalistica di fronte a ogni ipotesi di riequilibrio degli organi direttivi dell'Inpgi''. Lo sottolinea la federazione degli editori in una nota.
''Nel Consiglio di Amministrazione dell'Istituto - continua la Fieg - siedono infatti 12 rappresentanti dei giornalisti a fronte di 2 degli editori, mentre nel Consiglio Generale il rapporto è addirittura di 60 a 2. E' in questo paradossale squilibrio, che non tiene conto del fatto che i fondi dell'Inpgi provengono per il 60% dagli editori di giornali - concludono gli editori - che risiede la causa prima dell'attuale insoddisfacente funzionamento della gestione politica dell'Istituto''. (ANSA)