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Rai 21 Dic 2012

Film maker, tre professioni in una. Ma non sono giornalisti?

In questi giorni la Rai e le OOSS sono impegnate in continui incontri al fine di chiudere la trattativa per il contratto dei dipendenti Rai prima della fine dell'anno.  L'Asr è fortemente preoccupata dall'introduzione della figura del film maker, una sorta di inviato in grado di girare e montare, quindi di svolgere tre professioni in una, di cui finora non si conoscono ne i compiti specifici, ne i limiti nell'utilizzo, ne gli aspetti retributivi.

In questi giorni la Rai e le OOSS sono impegnate in continui incontri al fine di chiudere la trattativa per il contratto dei dipendenti Rai prima della fine dell'anno.  L'Asr è fortemente preoccupata dall'introduzione della figura del film maker, una sorta di inviato in grado di girare e montare, quindi di svolgere tre professioni in una, di cui finora non si conoscono ne i compiti specifici, ne i limiti nell'utilizzo, ne gli aspetti retributivi.

Resta invece aperta la questione dell'inquadramento dei giornalisti impiegati nelle reti con contratto di programmista-regista. Professionisti impiegati sul campo in inchieste, servizi, collegamenti in diretta, come i colleghi delle testate, ma senza le stesse tutele legali e riconoscimento economico.
L'Asr si appella all'Usigrai perché, come ha  già dichiarato nel congresso di Salerno, vigili sull'impropria introduzione di ambigue figure professionali e, d'intesa con le Associazioni Regionali, apra un confronto con la Rai sul corretto inquadramento dei giornalisti che svolgono la professione nelle reti. A questo fine è stato costituito un coordinamento dei giornalisti "atipici" della Rai presso l'Asr che, d'intesa con l'Usigrai, sta studiando una piattaforma comune sulla quale costruire il confronto con l'Azienda.

@fnsisocial

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