“La descrizione della crisi delle aziende editrici di giornali fatta oggi dal Presidente della Fieg, Malinconico, delinea il quadro di quello che, per il 2009 (ma sostanzialmente anche per il 2010) appare come un annus orribilis.
L’appello per Stati Generali dell’editoria in Italia, che la Fnsi ha rilanciato proprio ieri come metodo per definire un quadro organico di sistema che accompagni le trasformazioni e valorizzi la specificità dell’impresa editoriale e del lavoro giornalistico quale condizione di certificazione e qualità dell’informazione, è senz’altro condivisibile. Ed è bene che le parti sociali, partendo dal nuovo contratto di lavoro faticosamente definito da Fieg e Fnsi, sappiano prima di tutto ricercare le occasioni di concertazione, quale metodo di costruzione di un quadro nuovo nel quale assicurare gli equilibri indispensabili per la garanzia degli interessi, che ciascuna intende rappresentare con autonomia e chiarezza. Ora serve più coraggio da parte degli editori nelle azioni per il rilancio del settore. Certamente, infatti, se il contratto è uno dei perni di un fondamentale nuovo piano regolatore di sistema, è indispensabile che il riconoscimento della necessità di coraggio degli imprenditori, fatto oggi, dal Professor Malinconico, trovi coerente risposta da parte degli editori. Con il contratto, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha inteso ricercare, nel tempo della congiuntura e delle trasformazioni, le condizioni di un nuovo patto di lavoro che punta a modernizzare il sistema e a non abbassare, nel suo complesso, la base produttiva essenziale per fare informazione autorevole e qualificata sui giornali e su tutti gli strumenti con i quali oggi la tecnologia consente di raggiungere il cittadino, premessa indispensabile anche per la redditività dell’impresa editoriale. E’ urgente ora che il tavolo governativo di valutazione e verifica delle intese per la protezione sociale, nelle realtà in cui la crisi si fa più penetrante, e di messa in sicurezza della Previdenza Inpgi si apra rapidamente come hanno garantito oggi il Sottosegretario Bonaiuti e il Ministro del Lavoro Sacconi. La necessità di affrontare questa emergenza va altresì immediatamente coniugata con la messa a punto di un programma, a tappe forzate, per Stati Generali di settore finalizzati a rilanciare il sistema, l’occupazione (corretta l’idea di escludere, analogamente agli altri settori industriali, il costo del lavoro giornalistico dalla base imponibile Irap, che ha una sua rilevanza assoluta), la formazione e la multimedialità, il superamento, con appropriate misure, degli squilibri del mercato pubblicitario a favore delle TV. E’ importante che il confronto con gli editori, anche nelle diversità degli interessi rappresentati, sia ancora più stringente di ieri su tutti i temi che concorrono a fare sistema”.