Il protocollo sugli ammortizzatori sociali a favore dei giornalisti sara' perfezionato il prossimo 5 maggio da Federazione nazionale della stampa (Fnsi), Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) e Federazione italiana editori giornali (Fieg) a Palazzo Chigi
Lo ha annunciato oggi, a Trieste, Franco Siddi, segretario generale della Fnsi. A margine dell'assemblea annuale dell'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Siddi ha sottolineato che ''nel settore sta esplodendo la crisi. Bisogna proteggere i colleghi che rischiano il posto di lavoro - ha detto - e c'e' bisogno di perfezionare gli accordi sottoscritti a latere del contratto con gli atti amministrativi in sede governativa''. ''Nel frattempo - ha aggiunto Siddi - il contratto e' partito e da aprile e' in vigore: chi non ha ricevuto la busta paga gia' corretta ad aprile, l'avra' sicuramente a maggio, con il recupero degli aumenti ad aprile''. ''Abbiamo salvato l'identità professionale nel mondo dell'informazione che cambia e garantito pari dignita' a tutti i colleghi'': lo ha affermato Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi), parlando oggi a Trieste del contratto di categoria. Secondo Siddi con il nuovo contratto, che sara' oggetto di referendum in tutte le regioni d'Italia il 29 e il 30 maggio, ''tutti stanno dentro la stessa cornice identitaria, fatta di diritti ma anche anche di retribuzioni per chi è lavoratore dipendente''. Un contratto che per Siddi offre ''punti di aggancio perche' sul piano civile si possano ottenere quei miglioramenti normativi e giuridici che la situazione deve dare soprattutto ai precari''. Per Siddi il referendum ''sarà una grande occasione di partecipazione per tutti. Senza il nuovo contratto, purtroppo, non c'e' contratto. Il vecchio è spirato, non produce piu' effetti''. Il referendum, ha ribadito il segretario dell'Fnsi, ''avrà un valore politico vincolante. Se dovesse essere clamorosamente bocciato - ha spiegato - è evidente che il gruppo dirigente dovra' porsi il problema di capire se denunciarlo o se andarsene. Io credo si debba riflettere molto bene: denunciare un contratto sapendo poi di essere senza contratto e' un grande problema''. Sul possibile esito del referendum, ha detto Roberto Natale, presidente dell'Fnsi, ''esistono sensibilita' diverse. Ci sono grandi redazioni di Roma e Milano che sembrano esprimere sul contratto un parere fortemente negativo e ce sono tante altre, in giro per l'Italia, che hanno un atteggiamento di maggiore comprensione del lavoro che il gruppo dirigente ha fatto. Quello che vogliamo sottolineare - ha concluso Natale - è che il referendum vuole essere una operazione inclusiva''. (ANSA).