Per la professione giornalistica ''e' allarme in tutta Europa'': percio' ''serve una direttiva europea per la liberta' e l'indipendenza dell'informazione e per la tutela del giornalismo e della sua funzione di controllo in democrazia''.
E' quanto ha sottolineato oggi il presidente della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, a un convegno organizzato a Roma per la Giornata della difesa e del giornalismo in Europa, voluta dalla Federazione internazionale ed europea dei giornalisti d'intesa con le federazioni nazionali. L'iniziativa, ha detto Siddi, ''rappresenta un'azione simbolica senza precedenti, che ci incoraggia a stare insieme attorno ai valori della professione''. Se in Italia ''il contratto ai giornalisti e' negato da quasi mille giorni'' e ''la Camera ha approvato una legge sulle intercettazioni fortemente restrittiva del diritto di cronaca'',, in Europa le cose non vanno meglio: ''In Germania - ha sottolineato ancora il presidente della Fnsi - quasi meta' dei giornalisti non ha contratti di lavoro certi. In Ungheria tutti i giornalisti non hanno un contratto pieno. In Francia esistono sedici contratti divisi per aree e si sta mettendo in discussione l'accordo storico relativo ai collaboratori. In Svizzera non si rinnova il contratto da quattro anni. In Slovenia le interferenze del governo sono continue. In Irlanda gli editori non pensano piu' a investire nei giornalisti ne' sulle tecnologie, ma solo a far quadrare i conti. In Portogallo la professione e' sotto attacco e si fanno strada leggi che bloccano l'accesso alle fonti di infomazione''. Di recente, ha ricordato Siddi, ''il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla tutela delle fonti: e' solo il primo passo. Dobbiamo insistere su questa linea e trovare una convergenza fra tutti i sindacati europei''. Quanto al contratto dei giornalisti italiani, Siddi si e' detto ''certo che il prossimo congresso della Fnsi (dal 26 al 30 novembre, ndr) sapra' trovare il passo giusto per andare avanti nel negoziato con gli editori''. Un auspicio condiviso dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Ricardo Franco Levi, che ha definito ''non piu' ammissibile, in un settore delicatissimo, andare avanti senza contratto''. Raffaele Fiengo del Corriere della Sera ha messo in evidenza la necessita' ''di ascoltare il lettori e rilanciare il dialogo con la comunita''': di qui l'apertura di un blog, intitolato Stand up for information, al quale si puo' accedere da www.lsdi.it e presto dal sito della Fnsi e ancora all'indirizzo http://giornali-e-giornalismi.blogspot.com/. (ANSA)