Outsourcing e lavoro flessibile – quando non rispettano i parametri contrattuali minimi – mettono a serio repentaglio la qualità e la credibilità della produzione giornalistica.
E’ quanto sostiene un documento diffuso oggi dal sindacato dei giornalisti tedeschi (Djv), che chiede alla Federazione editori (Bdzv) di ripristinare “condizioni di normalità” nelle aziende associate. Il sindacato non contesta l’utilizzo dei service esterni, ma chiede che in essi siano applicati i salari minimi previsti dal contratto nazionale. Cosa che, secondo l’abbondante documentazione prodotta, nella maggior parte dei casi non avviene. “E’ interesse degli stessi editori – ha dichiarato Michael Konken, segretario generale della Djv – impedire una così vistosa distorsione della corretta concorrenza nel mercato editoriale ”. Il sindacato ha annunciato l’avvio di una specifica vertenza senza attendere la scadenza del contratto nazionale, fissata per il 31 luglio 2008. (9Colonne)