Per Giuseppe Giulietti (Ds) ed Enzo Carra (Margherita) ''Sara' finalmente possibile avviare un confronto nel merito e ricercare le piu' opportune soluzioni per un settore che troppo a lungo e' stato considerato un vaso di coccio tra i vasi di ferro del duopolio televisivo''. Cosi' i due parlamentari dell'Ulivo commentano il primo via libera del Consiglio dei Ministri alla proposta di riforma della legge sull'editoria presentata dal sottosegretario Levi
''Ed e' del tutto evidente - proseguono Giulietti e Carra in una nota congiunta - che questo testo dovra' essere sottoposto al piu' ampio confronto con tutte le parti sociali e con tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione''. I due parlamentari, infine, si augurano che ''l'atto presentato dal governo possa favorire la ripresa e la conclusione della lunga vertenza per il rinnovo del contratto dei giornalisti''. (ANSA) EDITORIA: DDL; AIE, INTERESSANTE MA TESTO MOLTO MIGLIORABILE ''Un progetto di riforma che guardiamo con interesse: ci sembra pero' che ancora una volta, in base al testo circolato informalmente e che e' stato approvato dal Consiglio dei Ministri, ma in via preliminare e quindi non ancora definitivo, l'editoria libraria e periodica di cultura sia trascurata - afferma Federico Motta, presidente dell'Aie - Associazione Italiana Editori - e non considerata nelle sue specificita' che la distinguono dall'editoria quotidiana e periodica di informazione''. ''Lo studieremo pero' meglio nel dettaglio non appena disponibile il testo definitivo'', continua Motta, a proposito del Ddl messo a punto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi e approvato oggi in via preliminare in Consiglio dei Ministri, per il quale dice: ''Certo questo testo ci sembra molto migliorabile''. Il presidente Aie aggiunge: ''Apprezziamo le intenzioni, ma da un primo esame possiamo dire che le intenzioni non si traducono in un dettato normativo effettivamente utile e coerente con le specificita' dell'editoria libraia''. ''Anzi - conclude - sembrano intravedersi nuovi oneri a carico delle aziende editoriali ed enunciazioni di principio che sembrano indebolire il diritto d'autore. Per fortuna almeno la disciplina del prezzo fisso dei libri e' stata confermata''. (ANSA)