Pubblichiamo la mozione politica approvata dal Congresso di Castellaneta Marina a conclusione del dibattito che ha coinvolto centinaia di colleghi delegati
Il XXV Congresso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riunito a Castellaneta Marina dal 26 al 30 Novembre 2007, al termine del dibattito sulle relazioni, da mandato alla Segreteria, alla Giunta Esecutiva e al Consiglio Nazionale di : 1. Proseguire la battaglia per la libertà di informazione contro ogni tipo di censura e distorsione, smascherando i falsi paladini della privacy, del politicamente corretto, della separazione dei ruoli e delle par condicio. 2. Assicurare in tal senso solidarietà e sostegno ai giornalisti in ogni parte del mondo in cui la loro vita e la professione stessa siano messe in pericolo da poteri politici, economici, ideologici o malavitosi 3. Affermare in ogni sede la dignità costituzionale di una professione che per ottemperare ai suoi obblighi nei confronti del Paese non può essere ricondotta alla sola comunicazione ne ridotta ad una mera gestione di flussi di dati elettronici 4. Tutelare gli interessi della categoria a fronte di tutte le iniziative parlamentari e di governo sulle leggi di sistema, da quella sull'editoria a quelle sul segreto istruttorio e processuale, dal riassetto del sistema radiotelevisivo pubblico e privato alle riforme del mercato del lavoro e della contrattazione, dalla legge sull'ordinamento professionale alle normative sulla concorrenza e sui conflitti di interessi. Attuando una corretta dialettica con le istituzioni in piena autonomia dalle parti politiche e definendo un rapporto di pari dignità con le Confederazioni Sindacali, rispettoso dei confini degli ambiti di rappresentanza 5. Rivendicare con forza il suo ruolo nelle relazioni tra gli Enti di Categoria e nel coordinamento delle loro azioni, che non possono prescindere dalla regolazione del mercato del lavoro e dalla contrattazione per raggiungere obiettivi comuni di solidità dei conti economici, solidarietà nella categoria, dignità della professione 6. Rafforzare ulteriormente e ammodernare le strutture federali di servizio assistenza e formazione per la categoria, in primis per i Comitati e Fiduciari di Redazione. 7. Affrontare con determinazione, e con tutti gli strumenti a disposizione, la stagione contrattuale, su tutti i tavoli di confronto, con obiettivi chiari e precisi: · Ricondurre le trasformazioni impetuose della professione, siano esse dettate dallo sviluppo tecnologico o dalla mutazione del quadro normativo del mercato del lavoro, ad un sistema di regolamentazione contrattuale ampio, capace di fornire strumenti anche alternativi tra loro per dare certezza di tutele e diritti di fronte alle differenti realtà produttive. Le giornaliste e i giornalisti delle imprese editoriali che, legittimamente, si differenziano tra loro per strategie economico-produttive devono trovare nel nostro sistema contrattuale le diverse risposte per regolare l'organizzazione del lavoro, l'uso delle piattaforme, le relazioni sindacali, la difesa della professione da ogni forma di ingerenza · Difendere il reddito, anche differito, e tutelare il potere di acquisto della categoria anche attraverso la tutela degli automatismi, affrontando il confronto sul costo del lavoro in modo aperto. Il complesso delle diverse componenti della retribuzione, nei diversi inquadramenti non può essere abbattuto pena il crollo dell'Inpgi, della Casagit, dell'indipendenza dei singoli e della forza delle redazioni · Operare per l'emersione e la stabilizzazione dei tanti diversi precari, in tutti i settori produttivi, anche attraverso una nuova regolamentazione della flessibilità, finalizzata allo sviluppo di buona occupazione e non alla sostituzione dei corpi redazionali con un amorfa sacca di precari permanenti · Rivendicare con forza la rappresentanza dei free lance, per garantire a chi ha fatto e farà della libera professione una scelta consapevole un mercato del lavoro dignitoso, con pagamenti certi e all'altezza del lavoro dipendente. Con la consapevolezza che questo significa anche ridurre gli spazi di sfruttamento della manodopera a basso costo ricattata e svilita da parte delle troppe aziende che sfruttano i sogni dei più giovani e le maglie larghe dell'accesso all'albo professionale (Firmato: Guido Besana,Enrico Ferri, Giuseppe Ceccato, Franco Siddi, Paolo Serventi Longhi, Marco Gardenghi, Marina Cosi, Gabriele Cescutti, Roberto Natale, Andrea Camporese, Raffaele Fiengo, Gabriele Porro, Maurizio Blasi, Ezio Cerasi, Daniele Carlon, Paolo Francesconi, Pierantonio Lutrelli, Salvatore Francesco Russo, Antonino Randazzo, Giuseppe Scibetta, Donato Mastrangelo, Giuseppe Mazzarino, Luigi Di Lauro, Giovanni Rossi, Luigi Ronsisvalle, Sandro Devecchi, Francesco Birocchi, Giuseppe Nardi, Sara Bianchi, Piergiorgio Acquaviva, Franco Fiori, Saverio Cioce, Olivio Romanini, Ennio Gelosi, Giorgio Maria Leone, Carlo Bugiardini, Giampietro Saviotti, Maria Luigia Casalengo, Serena Bersani, Elena De Murtas, Gianluca Zurlin, Fabrizio Piccinini, , seguono firme illeggibili) Approvato con 192 voti favorevoli 81 voti contrari 19 astenuti