La Federazione nazionale della stampa italiana si associa al cordoglio per la morte del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il capo dello Stato che sarà ricordato dai giornalisti per la sua raccomandazione a tenere «la schiena sempre dritta» e per il messaggio alle Camere dedicato, nel 2002, alla libertà di informazione.
«La garanzia del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione costituisce strumento essenziale per la realizzazione di una democrazia compiuta», disse al Parlamento, ricordando che «non c'è democrazia senza pluralismo e imparzialità dell'informazione».
Parole che oggi come allora restano per il sindacato dei giornalisti il faro a cui tendere. Con tanta più determinazione quanto più tempestosa si fa la crisi che il nostro settore sta attraversando.
LE REAZIONI
Profondo cordoglio dell'Ast per la scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi: «Fu attentissimo ai problemi dell'informazione»
Il presidente Sandro Bennucci, il Consiglio direttivo e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, presidente emerito della Repubblica, che manifestò sempre grandissima attenzione ai problemi dell'informazione e rispetto per il lavoro dei giornalisti.
Lo ricordiamo soprattutto in due momenti: da presidente del consiglio, nel '93, quando si precipitò, insieme all'allora sottosegretario Vito Riggio, a soccorrere Firenze ferita a morte dall'attentato dei Georgofili, deciso a chiedere giustizia e a non nascondere proprio nulla sul quell'atto vile. E ricordiamo la disponibilità dimostrata con l'informazione da Presidente della Repubblica, in particolare nelle sue visite in Toscana.
Valorizzò la figura istituzionale del Capo dello Stato e l'indivisibilità della Repubblica.
Il cordoglio dell'Unci: «Ciampi, il presidente vicino ai cronisti»
L’Unione nazionale cronisti italiani si unisce al cordoglio per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, statista sempre vicino, nelle dichiarazioni e soprattutto nei comportamenti, ai cronisti italiani. In più occasioni il presidente Ciampi aveva incontrato al Quirinale i vincitori del Premio “Cronista dell’Anno”, i membri della Giunta ed i consiglieri nazionali dell’Unci.
I cronisti italiani ricordano con ammirazione la sollecitazione del presidente Ciampi a «tener la schiena dritta» in un'epoca di editti e di smaccate faziosità.