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Fnsi 24 Nov 2010

Il presidente della Fnsi, Roberto Natale: "Il ministro Tremonti se la prende con il finanziamento pubblico all'editoria per motivare i tagli al 5 per mille. Ma è una contrapposizione falsa e strumentale"

“La lettera del ministro Tremonti al “Fatto Quotidiano” è un’allarmante conferma della sua ostilità al pluralismo dell’informazione. Nel motivare la pesantissima decurtazione dei fondi del 5 per mille - che sta suscitando la sacrosanta protesta del terzo settore, dell’associazionismo e del volontariato - Tremonti non trova di meglio che prendersela con le scelte parlamentari di “incrementare i fondi per l’editoria, per le televisioni private, per altre e varie causali”.

“La lettera del ministro Tremonti al “Fatto Quotidiano” è un’allarmante conferma della sua ostilità al pluralismo dell’informazione. Nel motivare la pesantissima decurtazione dei fondi del 5 per mille - che sta suscitando la sacrosanta protesta del terzo settore, dell’associazionismo e del volontariato - Tremonti non trova di meglio che prendersela con le scelte parlamentari di “incrementare i fondi per l’editoria, per le televisioni private, per altre e varie causali”.

Il residuo sostegno pubblico ai giornali di idee, di cooperative, del non profit, delle minoranze linguistiche (che negli anni scorsi era già stato vistosamente decurtato e che quest’anno è stato salvato a fatica) sarebbe dunque la causa della penalizzazione di preziose attività di assistenza, cooperazione, educazione. Gli avidi giornalisti vengono così additati all’ostilità della parte più nobilmente impegnata della società italiana. La Fnsi rigetta questa contrapposizione falsa e strumentale, creata ad arte dal ministro che nei mesi scorsi, tagliando di colpo le tariffe postali agevolate, aveva messo nei guai tante voci dell’associazionismo e del volontariato. Il sindacato dei giornalisti è stato ed è dalla loro parte: lo stesso sindacato che da anni chiede una riforma dell’editoria per rendere più rigoroso l’accesso ai fondi pubblici. Se Tremonti è davvero sensibile alle istanze del terzo settore, ha molti altri interventi da compiere prima di far morire giornali: la enorme concentrazione di risorse pubblicitarie in tv, ad esempio, potrebbe dargli qualche spunto di azione. Chissà perché non ci pensa”.

FINANZIARIA: TREMONTI, MIO VOTO PER REINTEGRO 5 PER MILLE
''Voterò per reintegrare il cinque per mille''. Lo scrive in una lettera al Fatto Quotidiano il ministro dell'economia Giulio Tremonti, sottolineando di essere ''orgoglioso'' di quella sua idea, avuta nel 2004, e divenuta legge nel 2005 una volta tornato titolare del ministero.
''Il fondo attuale, pari a 100 milioni, è iniziale e può, deve, essere integrato''. L'importo previsto all'inizio, aggiunge, ''è stato eroso da successive diverse scelte parlamentari'', ad esempio di ''incrementare i fondi per l'editoria'' o per le televisioni private''.
''Rispetto a tutte le altre 'scelte' - ribadisce il ministro - preferivo e preferisco in assoluto il 5 per mille''. E ''fermo il vincolo di invarianza nella spesa pubblica'', Tremonti si augura che ''molti altri in Parlamento orientino il loro voto verso questa priorità''. (ANSA)

@fnsisocial

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