Trieste, 17 maggio - Il precariato e il lavoro sommerso rendono il giornalismo ''meno libero, più povero e più condizionabile'': lo ha affermato Franco Siddi, segretario nazionale della Fnsi, a Trieste. Partecipando con il presidente nazionale del sindacato, Roberto Natale, all'assemblea annuale dell'Assostampa regionale del Friuli Venezia Giulia, Siddi ha sottolineato che si tratta di un ''problema drammatico che riguarda tutte le categorie del lavoro intellettuale''.
Il precariato e il lavoro nero, secondo Siddi, ''dovrebbero essere al centro dell'attenzione politica. Senza un nuovo welfare, una nuova politica per il lavoro che metta insieme diritti dei lavoratori dipendenti con quelli degli autonomi e precari, non se ne esce. La schiena diritta di molti colleghi - ha concluso - può non bastare più a tenere in piedi la coesione sociale''. (ANSA)