Il Cda dell’Inpgi ha adottato la delibera di indirizzo con la quale dà il via libera ad un piano di dismissione parziale del patrimonio immobiliare dell’ente. Previste garanzie a tutela degli inquilini che decideranno di non acquistare, delle famiglie con portatori di handicap e degli inquilini in fase avanzata di età.
Il consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha avviato il
processo di riallocazione strategica del patrimonio, prevedendo lo sviluppo di
una serie di strumenti tecnico-gestionali che saranno messi a disposizione del
prossimo Cda per le decisioni di competenza.
“La gravissima crisi che ha colpito il settore negli ultimi sei anni – spiega
in una nota l’istituto di via Nizza – ha portato al varo della riforma del
regime previdenziale, sottoposta alla valutazione dei Ministeri vigilanti, che
mira a mettere in equilibrio prospettico in conti dell’Inpgi. Nello stesso
periodo l’Istituto ha sostenuto costi per centinaia di milioni di euro dovuti
all’intervento degli ammortizzatori sociali e alla crescita esponenziale dei
pensionamenti e dei prepensionamenti. Si rende necessario, quindi, fronteggiare
i costi dello squilibrio tra entrate e uscite, puntualmente evidenziato in
tutti i bilanci e le comunicazioni resi pubblici negli anni, attraverso parte
del patrimonio accantonato che oggi ammonta a circa due miliardi di euro. La
necessità di copertura delle passività diminuirà prospetticamente in funzione
dell’auspicabile entrata in vigore della riforma e dell’aumento
dell’occupazione (sono 300 le richieste di assunzione sgravata pervenute
all’Istituto negli ultimi mesi)”.
Un intervento, come ha sottolineato il collegio sindacale dell’ente che appare peraltro
coerente con l’emanando decreto ministeriale che introdurrà dei limiti massimi
alla quantità percentuale di immobili detenuti in portafoglio.
“In sostanza – conclude la nota – i futuri amministratori, per garantire
maggiore efficienza al rendimento del patrimonio, coerentemente con il nuovo
modello gestionale adottato, potranno deliberare i passi amministrativi
successivi per procedere ad un piano di dismissione parziale. Il Cda,
nell’approvare la delibera di indirizzo generale, ha sottolineato la necessità
di garantire tutela agli inquilini che decideranno di non acquistare, di porre
attenzione al tema sociale delle famiglie con portatori di handicap e agli
inquilini in fase avanzata di età. Allo stesso tempo ha sottolineato la
necessità d garantire accordi con i principali istituti bancari per le migliori
condizioni di accesso ai mutui”.