Prorogati anche per il 2016 – ma per l’ufficialità bisognerà attendere l’ok dei Ministeri vigilanti – gli sgravi contributivi per le assunzioni di giornalisti con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Lo scorso anno, grazie alla misura introdotta con la legge di Stabilità, sono state presentate 870 domande. Via libera anche al trasferimento di una ulteriore parte di immobili al Fondo immobiliare “INPGI – Giovanni Amendola” e al contributo in favore della Fondazione “Paolo Murialdi”.
Gli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo
pieno e indeterminato varranno anche per il 2016. Il Consiglio di
Amministrazione dell’Istituto ha infatti approvato, all’unanimità, la delibera
– che sarà operativa solo dopo l’approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti
– che recepisce anche in ambito giornalistico le norme sull’esonero
contributivo previste dalla legge di Stabilità 2016.
In sintonia con la legge, il cui intento è quello di promuovere forme di
occupazione stabile, e in continuità con l’analoga misura contenuta nella legge
di Stabilità 2015, dunque, grazie alla nuova delibera sarà possibile anche in
ambito giornalistico beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi
previdenziali a carico dei datori di lavoro per le nuove assunzioni con contratto
di lavoro a tempo indeterminato stipulati nel corso del 2016.
A differenza di quanto stabilito per il 2015, però, l’esonero contributivo è
previsto per una durata massima di 24 mesi e nella misura del 40 per cento dei
contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro, con
esclusione dei premi e contributi dovuti all'Inail, nel limite massimo di un
importo di esonero pari a 3.250
euro su base annua.
“La deliberazione - spiegano dagli
uffici di via Nizza - si pone in sostanziale linea di continuità con la
delibera n. 52/2015, assunta lo scorso anno dall’Ente e regolarmente approvata
dai Ministeri vigilanti, che ha generato finora la presentazione di 870 domande
di esonero contributivo di cui 600 per nuove assunzioni e le restanti per la
trasformazioni di contratti a termine. Anche per il provvedimento adottato oggi
sarà necessario stipulare un’apposita convenzione con l’Inps, per il recupero
delle risorse necessarie alla copertura del mancato introito contributivo”.
Nella stessa seduta il Cda dell’Inpgi ha inoltre deliberato - anche in questo
caso all’unanimità - due nuovi atti di apporto di una ulteriore parte dei
propri immobili al Fondo immobiliare “INPGI – Giovanni Amendola”, detenuto al
100% dall’Istituto, che ne rimane quindi “quotista unico”.
“Prosegue pertanto – recita ancora la nota dell’istituto – il processo di
trasferimento dell’intero patrimonio immobiliare dell’Ente al Fondo
immobiliare. Con le due operazioni si registra una percentuale di trasferimento
pari all’85% del patrimonio immobiliare dell’Ente presso il Fondo, ed una
plusvalenza generata pari a circa 81 milioni di euro”.
Sempre con voto unanime del Consiglio, infine, sono state approvate le due
delibere di partecipazione alla Fondazione europea per lo sviluppo del lavoro,
della previdenza e dell’assistenza dei professionisti da una parte, ed alla
Fondazione sul giornalismo italiano “Paolo Murialdi” dall’altra.
“Nel primo caso – chiosa l’Inpgi – si tratta di un contributo alla costituzione
di un nuovo soggetto istituzionale di rilevanza europea che, in collaborazione
con le altre Casse di previdenza, consentirà di seguire meglio i processi
normativi e politici in atto in Europa per le libere professioni, che incidono
significativamente sulla previdenza e sulle condizioni economiche dei
professionisti, ma soprattutto rappresenterà in sede comunitaria i loro
bisogni, le loro necessità e difenderà i loro interessi. Il contributo erogato,
invece, in favore della Fondazione ‘Paolo Murialdi’ prosegue il percorso di
costruzione di quel punto di aggregazione sullo studio della storia del
giornalismo italiano, nato per volontà di tutti gli organismi di categoria
(Casagit, Cnog, Fnsi e Inpgi), che a breve aprirà le porte della propria sede
romana di Via Augusto Valenziani, mettendo il proprio patrimonio librario a
disposizione di tutti. Entrambi i provvedimenti sono stati finanziati con
sovvenzioni messe a disposizione dell’Istituto dalla Banca tesoriera
Unicredit (quindi non gravante sugli
iscritti) che, in base ad un apposito regolamento votato dal CdA nel 2010, vincola
la possibilità di utilizzare tali somme unicamente a scopi istituzionali,
interventi in favore di organismi di categoria, convegni, iniziative formative
in campo giornalistico e studi sull’Inpgi, escludendo quindi qualsivoglia altro
loro utilizzo”.