CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Inpgi 24 Lug 2009

Inpgi: ok al condono per le irregolarità contributive. Camporese: "Decisione con un triplice valore"

Al via il condono per le irregolarità contributive determinatesi fino al 30 aprile 2009, già accertate e contestate dall'Inpgi, ovvero denunciate spontaneamente dalle aziende. E' stata infatti approvata - si legge in una nota - la delibera adottata dall'Inpgi il 13 maggio scorso. Ora le aziende avranno sei mesi di tempo per  presentare la relativa istanza.

Al via il condono per le irregolarità contributive determinatesi fino al 30 aprile 2009, già accertate e contestate dall'Inpgi, ovvero denunciate spontaneamente dalle aziende. E' stata infatti approvata - si legge in una nota - la delibera adottata dall'Inpgi il 13 maggio
scorso. Ora le aziende avranno sei mesi di tempo per  presentare la relativa istanza.


   Potranno formare oggetto di condono anche le situazioni per le quali risultino pendenti controversie in sede amministrativa o giudiziale (in qualunque stato o grado di giudizio).
Le Aziende potranno condonare anche debiti contributivi  rateizzati in corso di pagamento, limitatamente all'importo delle rate non ancora scadute alla data di presentazione della
domanda di condono.    L'ultima sanatoria  attuata dall'Inpgi risale al 2004.
   "Oggi - spiega il comunicato - il perimetro del possibile condono riguarda 512 aziende editoriali nei confronti delle quali pendono nei diversi gradi di giudizio crediti per contributi, a seguito di ispezioni, pari a circa 83 milioni di euro ai quali vanno aggiunti circa 17 milioni di euro di sanzioni, ridotte in virtù dello schema di condono di circa 50 milioni di euro.
 "Il valore della decisione assunta all'unanimità  dal Cda, che oggi vede l'approvazione dei Ministeri Vigilanti è triplice", afferma il Presidente Andrea Camporese.
   "L'Inpgi potrebbe incassare somme rilevanti - sottolinea Camporese - chiudendo centinaia di pendenze giudiziarie, a garanzia della propria sostenibilità  futura. Centinaia di giornalisti potrebbero vedere stabilizzata la propria posizione previdenziale con l'accreditamento di periodi importanti di lavoro. Le aziende editoriali potrebbero chiudere le pendenze risparmiando su interessi e sanzioni, cresciuti in modo sostanziale a causa delle lungaggini dei procedimenti giudiziari, ferma restando, per legge, l'impossibilità  di
vedere condonati i contributi non versati".

@fnsisocial

Articoli correlati