Per il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, è ''apprezzabile'' il rinvio del voto sul ddl intercettazioni a dopo la pausa estiva, perché ''consente sempre una nuova riflessione: la forza dell'opinione pubblica e anche del giornalismo in contrasto con una legge squilibrata e ingiusta si è fatta sentire''.
''Il Parlamento per la prima volta dopo molto tempo - sottolinea ancora Siddi - pare prestare ascolto alle reazioni della società: dovrebbe farlo sempre, per noi è positivo che questo stia accadendo.
È di tutta evidenza che le circostanze politiche, cioè il contrasto in seno al Pdl, hanno spinto la stessa maggioranza e il governo a una scelta che un mese fa non avrebbero fatto. Ma è altrettanto chiaro che questo contrasto pare fondato su ragioni di sostanza che colgono un sentire diverso che sale da ampi settori della società''.
''È in qualche modo il riscatto dell'opinione pubblica e dei cittadini - conclude il segretario della Fnsi - che devono avere fiducia sulle buone ragioni relative ai valori della convivenza che non si esprimono mai con una delega in bianco. Quando si toccano i principi fondamentali occorrono buon senso e capacità di ragionamento. Per i giornalisti questa è una giornata utile: tuttavia non caleranno di intensità la vigilanza sulla materia e la mobilitazione per impedire colpi di mano in futuro''. (ANSA)
INTERCETTAZIONI: NESSUN VOTO PRIMA DI PAUSA ESTIVA SOLO LA DISCUSSIONE GENERALE DEL DDL
ROMA, 29 LUGLIO - L'Aula della Camera domani terrà solo la discussione generale sul ddl intercettazioni ma non voterà il testo prima della pausa estiva dei lavori parlamentari. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Il ddl intercettazioni, è stato deciso dai capigruppo di Montecitorio, verrà esaminato domani, ultimo giorno di lavoro della Camera prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, in coda ai decreti legge sulla Tirrenia ed in materia di energia, all'ultimo punto dell'ordine del giorno. Per la discussione generale sono previste in calendario sette ore. (ANSA)