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La sede della Nuova Sardegna a Sassari (Foto: lanuovasardegna.it)
Associazioni 22 Set 2024

La Nuova Sardegna sposta la stampa a Cagliari. L'Assostampa: «Il giornale resta a Sassari»

Il sindacato dei giornalisti, con il Cdr della storica testata, «continuerà a vigilare a tutela della pluralità dell'informazione e dei posti di lavoro. Voci imprecise, non documentate e non supportate da riscontri sul futuro del giornale – rileva – non fanno bene alla Nuova Sardegna e al giornalismo serio».

In merito al trasferimento della stampa del quotidiano La Nuova Sardegna da Sassari al centro stampa dell'Unione Sarda, a Cagliari, interviene il direttivo dell'Associazione della stampa sarda, con una nota diffusa domenica 22 settembre 2024. «La Nuova Sardegna non sta migrando a Cagliari, e nessuna comunicazione in merito, prevista per legge, è arrivata all'Associazione della stampa», puntualizza il sindacato regionale.

«A Cagliari – ribadisce l'Assostampa -- è stata trasferita la stampa del giornale, evento largamente annunciato e prevedibile già dagli anni scorsi su scala nazionale e non riconducibile alla sola situazione della Nuova Sardegna. Un fenomeno dai contorni ben più ampi e strettamente connesso al brusco calo delle vendite dei giornali, e di conseguenza delle copie stampate. La rotativa Cerutti della Nuova Sardegna, obsoleta, praticamente inservibile e senza la possibilità di essere riparata anche per la mancanza dei pezzi di ricambio, ha influito nella velocizzazione di una scelta, quella di andare a stampare a Cagliari, come detto, già programmata e inevitabile».

Detto questo, «La Nuova Sardegna è saldamente ancorata a Sassari, così come la società che lo edita, la Sae Sardegna Spa che, al pari della società madre, la Sae Spa, ha sede nella Zona industriale Predda Niedda strada 31, 07100 Sassari. L'Associazione della Stampa sarda – incalza il sindacato – segue con attenzione gli sviluppi legati al futuro di un giornale che ha 133 anni di storia, e che ha dimostrato l'attaccamento al territorio nel quale è nato, ma con un respiro regionale al quale non intende abdicare, per la tutela non solo dei suoi giornalisti e di tutti i suoi lavoratori - nessuno dei quali è stato licenziato -, ma anche e soprattutto dei lettori, che ne costituiscono il patrimonio e i destinatari del prodotto».

In questo senso, «il sindacato dei giornalisti, con il Cdr della Nuova Sardegna, continuerà a vigilare a tutela della pluralità dell'informazione e dei posti di lavoro. Voci imprecise, non documentate e non supportate da riscontri sul futuro del giornale – conclude l'Assostampa – non fanno bene alla Nuova Sardegna e al giornalismo serio».

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