La Tavola della pace aderisce allo sciopero dei giornalisti proclamato dalla Federazione Nazionale della Stampa (la seconda giornata per le tv e le radio è in programma sabato 25 marzo). “E’ la prima volta che ci sentiamo particolarmente coinvolti e partecipi in uno sciopero dei giornalisti. Ai giornalisti e al loro sindacato unitario ci unisce innanzitutto la preoccupazione per lo stato dell’informazione nel nostro paese (oltre che nel resto del mondo) e in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo.
Ci preoccupa l’assenza di una vera e corretta attenzione ai problemi del mondo (non solo alle guerre, ma anche alle violazioni dei diritti umani, alla miseria e alle ingiustizie che l’alimenta, all’Europa e all’Africa,…). Ci preoccupa la scarsissima attenzione dedicata a coloro che ogni giorno s’impegnano per la pace con serietà e competenza mentre la parola non viene mai negata ai militari e ai cosiddetti “esperti” che continuano a guardare al mondo dalla sedia della propria scrivania. Dopo sette giorni di sciopero, i giornalisti sono costretti ancora una volta a protestare per difendere la qualità del proprio lavoro e la sua libertà e indipendenza. Chi vuole la pace, chi si sente impegnato a costruirla partendo dal nostro paese non può che stare al fianco dei giornalisti in questa difficile vertenza. Non c’è pace senza un’informazione di pace. Ma non ci può essere un’informazione di pace senza un giornalismo qualificato, libero e indipendente, attento alla vita e ai diritti delle persone e dei popoli, impegnato a promuovere il pluralismo e l’imparzialità. Per queste ragioni, cari giornalisti, siamo al vostro fianco. Perché il successo della vostra lotta farà bene alla pace”. Flavio Lotti Grazia Bellini Coordinatori nazionali della Tavola della pace Perugia, 23 marzo 2006