La trasmissione riparatrice sulla mafia: uno scandalo ed un grande flop mediatico
Comitato per la libertà e il diritto all’informazione La trasmissione di “Punto e a capo” sulla mafia voleva essere di riparazione ma non ha riparato un bel nulla. E’ scandaloso che la Rai decida di fornire una versione edulcorata della situazione della criminalità mafiosa in Sicilia con un programma orientato esplicitamente a confutare una presunta tesi diffamatoria nei confronti della classe dirigente dell’Isola. I conduttori di “Punto e a capo”, richiamando più volte “Report”, hanno cercato di far passare una immagine fortemente positiva di una realtà economica e imprenditoriale che è pesantemente condizionata dall’intreccio tra una parte della politica e la mafia, nonostante che una parte significativa della società siciliana sia fortemente impegnata per la legalità. Una operazione mediatica inaccettabile nel metodo e chiaramente orientata nei contenuti. Si è arrivati persino a chiedere ai cittadini incontrati in strada se fossero d’accordo con le preoccupazioni espresse nella puntata di “Report”. Una operazione, peraltro, clamorosamente fallita come dimostrano i dati degli ascolti più simili alle temperature medie di questi giorni in Italia che a decenti livelli di audience. E’ inoltre gravissimo che uno dei conduttori, vice direttore di Rai Due, si sia permesso di esprimere, in una intervista ad un quotidiano siciliano, pesanti critiche sulla puntata di “Report” intervenendo nel merito della professionalità e della veridicità del programma. Ciò alla vigilia della trasmissione di riparazione che rappresenta una delle pagine più nere nella storia dell’informazione del servizio pubblico radiotelevisivo. Ci attendiamo che l’Ordine dei giornalisti valuti con attenzione e rigore i comportamenti dei conduttori della trasmissione.