“I giornalisti della Federazione Nazionale della stampa Italiana salutano i parlamentari che da oggi hanno dato pieno corso alla XVII legislatura e rivolgono un deferente quanto sentito augurio ai neo eletti presidenti del Senato e della Camera, Sen. Piero Grasso e On. Laura Boldrini. L’omaggio alle due personalità chiamate a presiedere le Camere si unisce all’auspicio che, in una congiuntura politica complessa mentre avanza una grave crisi economica e sociale, il lavoro delle istituzioni parlamentari possa trovare le strade più proficue possibili per un’attività legislativa che, nel solco dei principi della Carta Costituzionale, presti attenzione e ascolto alle istanze di giustizia e libera convivenza civile, nel rispetto delle articolazioni e del pluralismo sociale che animano il lavoro, la vita economica e culturale del Paese.
L’informazione e i giornalisti (nella condizione di lavoratori e di operatori professionali di un bene che ha valenza essenziale per la vita democratica) hanno necessità di poter portare presto al Parlamento proposte per liberare l’informazione da pesi impropri, per riforme di sistema e per un welfare attivo del lavoro in un settore che, nel suo tradizionale impianto industriale, è in grave crisi. La stampa libera seguirà certamente con attenzione, autonomia e scrupolo l’attività parlamentare in un passaggio che richiede saldezza delle istituzioni democratiche e rinnovamento.”
Per il giornalismo italiano l'elezione di Laura Boldrini alla presidenza della Camera ha un significato particolare: perché anche dalle sue sollecitazioni è nata la nuova sensibilità che la nostra informazione ha riservato negli ultimi anni ai problemi di immigrati e rifugiati. La Carta di Roma - il protocollo deontologico per un'informazione corretta sui migranti adottato nel 2008 da Fnsi e Ordine - cominciò ad essere pensata alla fine del 2006, dopo la strage di Erba, e dopo l'impressionante accanimento mediatico che tutta la nostra informazione aveva mostrato contro Azouz Marzuk nelle 24 ore successive alla scoperta dei quattro delitti. Interpretando le perplessità di tanta parte della società italiana (e anche di non pochi di noi giornalisti), Laura Boldrini scrisse una lettera aperta ai direttori dei giornali e alle rappresentanze del giornalismo italiano. Sindacato e Ordine le risposero, e da quegli incontri è nato un testo che oggi è tra gli strumenti deontologici dei giornalisti.
Laura Boldrini è una delle voci della società italiana che negli anni scorsi non hanno avuto paura di andare controvento, e di continuare a proclamare l'importanza dei diritti umani anche quando sembrava impopolare. Ha aiutato a tenere viva l'immagine più civile e accogliente dell'Italia. E oggi dà nuova credibilità alle istituzioni averla alla guida della Camera.
Roberto Natale, ex presidente della Fnsi
CAMERA: CPO USIGRAI PLAUDE A PAROLE BOLDRINI PER LE DONNE
La cpo Usigrai plaude all'impegno e alla sensibilità che da subito la Presidente della Camera ha mostrato nei confronti dei diritti delle donne.
"Dovremo farci carico dell'umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore", ha detto Laura Boldrini. Questa è anche una delle priorità della Commissione Pari Opportunità dell'Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai), che per il 7 e l'8 marzo ha organizzato un'iniziativa per sensibilizzare i giovani, nelle scuole e nelle università, sul Tema del femminicidio e dei linguaggi usati dai media per raccontare la tragica attualità che vede sempre più spesso vittime le donne. Siamo convinte che nella missione del servizio pubblico radiotelevisivo una corretta rappresentazione femminile sia un indispensabile deterrente per contrastare la violenza. La cpo Usigrai saluta con favore l'elezione della terza donna , dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti, alla terza carica dello Stato nella storia della Repubblica e augura buon lavoro alla neo presidente. (ROMA, 17 MARZO ANSA)