Un riordino, che parte dalla previdenza, del settore della comunicazione e dell'informazione con l'obiettivo di creare un polo previdenziale autonomo di settore. È l'ipotesi concreta contenuta in un emendamento alla legge di Bilancio che propone la confluenza nell'Inpgi, l'Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, della categoria dei comunicatori pubblici e privati, ora iscritti all'Inps.
La proposta normativa, che è stata accantonata durante l'esame in commissione Bilancio, potrebbe trovare spazio nella manovra durante i lavori dei prossimi giorni.
Le verifiche in corso sulle coperture prevedrebbero al momento un 'costo' della norma attorno ai 130 milioni di euro che però rappresentano un potenziale risparmio rispetto al rischio di un esborso attorno ai 600-700 milioni previsto dalla soluzione inversa, cioè se il settore pensionistico pubblico realizzasse il polo della comunicazione-informazione accogliendo il complesso del sistema previdenziale dei giornalisti, ora privatizzato. (Ansa – Roma, 29 novembre 2018)