Il nuovo direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, chiede un contratto a tempo determinato. Contattato telefonicamente dall'Ansa, il top manager ha spiegato che ''in sede di definizione con il presidente Anna Maria Tarantola, ho chiesto un contratto a tempo determinato come segno di attenzione e responsabilità''. ''Poiché non ho intenzione di rimanere alla Rai né un giorno in più né un giorno in meno del mio mandato di direttore generale - ha aggiunto Gubitosi -, ho deciso di chiedere che il mio contratto, pur essendo prassi aziendale il tempo indeterminato per il dg, coincida con la naturale durata del cda che mi ha nominato (3 anni, ndr)''.
Nonostante fino ad oggi la prassi in Rai prevedesse che la nomina del direttore generale fosse configurata come contratto a tempo indeterminato, quello di Gubitosi aveva nei giorni scorsi suscitato malumore tra i consiglieri del centrodestra.
Il tempo indeterminato è stato in passato applicato ai direttori generali della Rai chiamati dall'esterno e il trattamento economico riconosciuto a Gubitosi, secondo quanto si apprende, è pari a quello del suo predecessore Lorenza Lei. (MILANO, 25 LUGLIO - ANSA)
RAI: VERNA (USIGRAI), INTELLIGENTE E RESPONSABILE SCELTA DG
Per il segretario dell'Usigrai, Carlo Verna, è ''una scelta intelligente e responsabile quella del direttore generale Luigi Gubitosi di rinunciare al contratto a tempo indeterminato. Contribuisce, unitamente agli atti della presidente Anna Maria Tarantola, a creare un clima di fiducia e di aspettativa positiva''.
''Glielo avevamo chiesto espressamente - ricorda Verna in una nota - proprio evidenziando come un manager col suo curriculum non avesse bisogno di garanzie, il cui rovescio della medaglia sarebbe stato, al termine di un mandato che gli auguriamo lungo e proficuo, un appesantimento per un azienda già in difficoltà coi conti. I gesti - conclude - hanno anche un valore simbolico''. (ROMA, 25 LUGLIO - ANSA)