E' deceduto a Bologna Angiolo Berti, giornalista parlamentare, fondatore della Cassa Autonoma Giornalisti Italiani ed a lungo responsabile della redazione Ansa di Bologna. Era nato a Bagni di Casciana (Pisa) il 27-1-21. Iscritto all'albo dei giornalisti professionisti dal 1942, aveva lavorato all'Avvenire d'Italia di Bologna e, dopo i bombardamenti che ne distrussero la sede, nel 1943, fu assunto al Progresso.
E' deceduto a Bologna Angiolo Berti, giornalista parlamentare, fondatore della Cassa Autonoma Giornalisti Italiani ed a lungo responsabile della redazione Ansa di Bologna. Era nato a Bagni di Casciana (Pisa) il 27-1-21. Iscritto all'albo dei giornalisti professionisti dal 1942, aveva lavorato all'Avvenire d'Italia di Bologna e, dopo i bombardamenti che ne distrussero la sede, nel 1943, fu assunto al Progresso. Nel dopoguerra fu redattore a Firenze al Nuovo Corriere e successivamente, all' Ansa di Bologna. Nel 1952 vinse il campionato italiano di stenografia a squadre con 180 parole al minuto. Angiolo Berti ha sempre affiancato all'attività giornalistica quella presso l'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti in cui ha ricoperto cariche di vertice. Nel 1976 fondò, e ne fu presidente per 3 mandati, la Casagit, Cassa di Assistenza Integrativa Giornalisti Italiani. In ambito parlamentare è stato opinionista del quotidiano socialdemocratico L'Umanità, capo ufficio stampa del Gruppo Parlamentare Psdi, collaboratore del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat al Quirinale e dell'allora Ministro delle Finanze On. Luigi Preti. Nel 1984 era stato insignito di medaglia d'oro di benemerenza civile dal Comune di Lucca per atti di eroismo compiuti a favore delle popolazioni nell'anno 1944. Nel 1994, per gli stessi motivi il Comune di Casciana Terme (Pisa), gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. (ANSA) Il Presidente della Casagit, Andrea Leone con i vicepresidenti Laura Delli Colli e Giancarlo Domenichini e tutti i consiglieri di amministrazione della Cassa, ''nel salutare Angiolo Berti, ne ricordano l'opera e l'impegno appassionato'' e sottolineano che, con il giornalista scomparso, ''la Casagit perde non solo il suo presidente onorario ma il suo padre fondatore e il suo stesso ispiratore''. ''Si deve, infatti, alla sua personale intuizione e alla lungimiranza della costruzione che proprio Berti propose nel 1974 durante un Congresso della Fnsi - sottolineano i vertici della Casagit in una nota - se i giornalisti italiani godono dal primo gennaio del 1975 di un'assistenza integrativa tra le più qualificate e complete nel panorama delle iniziative dedicate alla tutela della salute come bene primario e irrinunciabile''. ''Angiolo Berti, che firmò tra i primi l'atto costitutivo della Cassa, e ne fu il primo presidente, resta per la Casagit una guida e un riferimento indimenticabile e insieme il presidente onorario che legherà per sempre il suo nome al percorso e alle scelte dei giornalisti italiani in un sindacato che ha fatto della solidarietà una bandiera. Alla sua memoria, nel ricordo grato di tutti i giornalisti italiani, il pensiero dei Consiglieri di amministrazione e dei delegati tutti'', si legge ancora nella nota. ''Alla sua guida, nel trentennale della Cassa, l'apprezzamento sincero di una generazione di amministratori della Casagit che oggi, nel salutarlo per l'ultima volta, non puo' che riconoscere nella sua intuizione il valore di una costruzione che porta il segno del suo instancabile impegno per il giornalismo, per il sindacato, per la qualità della vita e della professione di un'intera categoria'', conclude la Casagit. (ANSA) Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e il Segretario Generale, Paolo Serventi Longhi hanno dichiarato: “Anche a nome della Giunta esecutiva e del Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa esprimiamo grande dolore per la scomparsa di Angiolo Berti che nella sua lunga attività professionale è stato tra gli artefici della rinascita democratica dell’Italia e della ricostruzione del Sindacato libero e unitario dei giornalisti italiani e che con grande passione ha voluto, sostenuto e guidato la nostra Cassa di assistenza, oggi vanto di tutta la categoria. Il suo nome resterà perenne nella memoria e nella storia del giornalismo italiano e delle sue organizzazioni.”